Wertmuller e Fantozzi, Dante ed Omero: Teatro Celebrazioni punta sulle storie dell’altrove

Un “remake” di Lina Wertmuller, la tragedia di Fantozzi, uomo ridicolo, Neri Marcorè che canta Fabrizio De André ed Elio Germano che interpreta Dante, il bravissimo Silvio Orlando sulle tracce di Romain Gary. E’ improntata alla narrazione la stagione 2023-24 del Teatro Celebrazioni, appena presentata a Bologna. Storie tratte da film, libri, dischi, che porteranno il pubblico di un teatro da 1280 abbonati in un “altrove”, per sfuggire alla noia di un mondo sempre più tecnologico e anche un filo disumanizzante.

Giuseppe Zeno e Euridice Axen sono Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto (22 e 23 dicembre), nei panni che furono di Giancarlo Giannini e Mariangela Melato (confronto mica da ridere) nella trasposizione teatrale di uno dei più grandi successi della Wertmuller. La lotta tra il marinaio comunista Gennarino e la bella borghese Raffaella diventa amore su un’isola deserta, lontano dalle divisioni di classe.

Il lato tragico di uno dei personaggi letterariamente più riusciti dell’ultimo Novecento, creato da Paolo Villaggio, viene portato in scena da Gianni Fantoni tra il 16 e il 18 febbraio, in Fantozzi: una tragedia, a metà tra commedia e acuta osservazione dei mali del nostro tempo. Il regista Davide Livermore ci ha visto una eco delle tragedie classiche fatte di destini segnati e sorti ineluttabili. Altro occhio critico sulla vita di oggi è quello di Giuseppe Giacobazzi ne Il pedone. Luci, ombre e colori di una vita qualunque (2-5 maggio) che descrive l’accattivante idea di essere normali in una società di smisurate e irraggiungibili aspirazioni.

Silvio Orlando, indubbiamente uno dei più grandi attori italiani contemporanei, racconta ne La vita davanti a sè (17 e 18 novembre) la storia di Momò, bambino arabo di dieci anni che vive nel quartiere di Belleville a Parigi (già cantato da Daniel Pennac) nella pensione di Madame Rosa, ex prostituta ebrea. Il romanzo di Romain Gary (1975) da cui nasce lo spettacolo affronta il tema delle convivenze culturali, religiose e sociali oggi al centro di un forte dibattito.

Andrea Pennacchi, uno che ha fatto del racconto teatrale la sua missione, affronta il 23 novembre il compito impegnativo di Una piccola Odissea, trasposizione dell’opera di Omero difficile da realizzare perché, come lui stesso afferma, si tratta di “una maestosa cattedrale di racconti e raccontatori, attraversata da rimandi ad altre storie, miti, in una fitta rete” . Insomma un bel caos, prolifico anche di spunti divertenti.

Sono Elio Germano e il musicista Theo Teardo, il 27 e 28 gennaio, a dar suono e forma in Paradiso XXXIII ai versi immortali di Dante nel canto che chiude la Divina Commedia, al cospetto della somma e indicibile bellezza di Dio. Mentre Neri Marcorè imbraccia la chitarra e sfodera una voce niente male per interpretare De Andrè ne La Buona Novella (5 e 7 aprile), spettacolo di Giorgio Gallione ispirato al concept album del cantautore genovese, tra sacro e profano, che prendeva spunto dai Vangeli Apocrifi.

Ancora, in cartellone si segnala Angela Finocchiaro, insieme a Bruno Stori ne Il calamaro gigante (19-21 aprile), viaggio surreale nelle storie di donne e uomini che hanno avuto il coraggio di abbracciare la vita come un’unica, strabiliante meraviglia. Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia sono Felix ed Oscar in un classico intramontabile di Neil Simon ( e film di culto assoluto di Billy Wilder con Jack Lemmon e Walter Matthau ) come La strana coppia sui memorabili litigi di due uomini in convivenza forzata, in scena dal 29 al 31 dicembre.

Curiosità, infine, per la commedia metateatrale Che disastro di Peter Pan (5-7 gennaio) sulle vicissitudini di una compagnia che tenta di mettere in scena il classico di James Barrie e il trhiller psicologico Il Giocattolaio (23-34 febbraio), con Francesca Chillemi e Kabir Tavani che indaga nei turbamenti di un serial killer.

Il programma completo dei 14 spettacoli su www.teatrocelebrazioni.it

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