Ludovica Burtone: Migration Tales, Jazz impressionista e storie di vita all’estero

 Storie di migrazioni, nel progetto della violinista friulana Ludovica Burtone. Oggi trapiantata a New York e quindi lei stessa migrante, ha dedicato un album intenso e profondo ad un tema attualissimo. Insieme a lei musicisti di varia provenienza, Milena Casado (flicorno, Spagna), Julieta Eugenio (sax tenore, argentina), Marta Sanchez (piano, Spagna) Tyrone Allen II (basso, Usa) e Jongkuk Kim (batteria, Sud Corea) per un melting pot musicale che traduce sensazioni in suoni.

Dall’iniziale The Name dedicato a coloro che devono cambiare nome per adattarsi al nuovo paese fino alla lirica e rarefatta Our Voices in duo con l’artista soundscapes Cleo Reed tra textures elettroniche, voci assortite e improvvisazioni di violino a simboleggiare identità fluida e adattamento. Un viaggio in sette tappe fra territori musicali diversi, compreso un bellissimo arrangiamento di Agua e Vinho di Egberto Gismonti. Ascolto che richiede concentrazione, ma riserva sorprese.

Ludovica Burtone – Migration Tales (Endectomorph Music, 2025)

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