Motorpsycho: follia e razionalità sonora a Morborock, festival indie e in crescita

Motorpsycho in mezzo alle montagne della Valtellina. Con un po’ di legittimo orgoglio, perché li ha portati nella mia terra Morborock, festival indipendente e gratuito nato nel 2010 dall’entusiasmo dei giovani di Lokazione e oggi bella realtà in campo nazionale. Tanto da poter schierare nella line up della giornata conclusiva, un gruppo che solo quattordici anni fa era ancora nei sogni degli organizzatori.

Ma si sa, i sogni perseguiti con tenacia diventano spesso realtà. E quindi ecco sul palco della Colonia Fluviale di Morbegno (sede originaria mai abbandonata), in carne ed ossa e rumore, Hans Magnus “Snah” Ryan e Bent Sæther , norvegesi fondatori del trio completato dal batterista Olaf Olsen. Ci sono molti fan del gruppo, gente venuta da ogni parte d’Italia perché il concerto è una delle sole tre date nel nostro paese e per giunta free entry.

I Motorpsycho sono una collaudata distribuzione di follia e razionalità sonora, uno sferragliare continuo, pulsante, heavy e ipnotico con improvvisi cambi di direzione verso voli psichedelici e quasi jazz. Musica totale con forti reminescenze anni 70 rilette con uno spirito assolutamente contemporaneo.

Motorpsycho Morborock 2024
Motorpsycho a Morborock 2024

Scavano nel passato per proporre un suono caratterizzato da un rumore di fondo che diventa melodia, sgranano filastrocche quasi infantili (in cui sicuramente si raccontano cose orribili) che poi trasmutano in cavalcate sonore. Nel loro melting pot spuntano echi di Pink Floyd dei tempi di Syd Barrett, i King Crimson anni 80, le arpionate chitarristiche di John Cipollina e le carezze stridenti di Jerry Garcia, le armonie vocali dei Beach Boys e di Crosby Stills Nash & Young, dosi consistenti di garage rock e di surf in una mistura diabolica che qualcuno ha chiamato heavy psych-rock.

La musica prende così direzioni imprevedibili: il suono metallico dei Motorpsycho (nome preso da un vecchio film di Russ Meyer), hard quando occorre e sempre efficacemente ritmico, a volte sfocia in tessiture prog o svolta verso il jazz. E’ un divertimento per chi ascolta, con punte di vero godimento. Oltretutto il pubblico è formato da venti-trentenni e questo è un buon segnale per la musica, anche se a produrla sono due ultracinquantenni (classe 1969) dal passato discografico consistente: quasi trenta album dal 1981 ad oggi.

Ma si sa, la musica arriva dove deve arrivare e così le teste ondeggiano, a ritmi ipnotici che ti trascinano via, mentre Snah alterna una chitarra dopo l’altra senza soluzione di continuità, i brani si susseguono in un continuum davvero unico e lui divide le parti vocali con Bent, bassista superlativo che a volte suona come una seconda chitarra. Mentre noi anziani ritroviamo tracce della musica amata, i giovani non si pongono il problema e ascoltano con partecipazione, ballano, si fanno trascinare. Anche noi non siamo immuni da tutto questo movimento.

Motorpsycho Morborock 2024
I gallesi Alffa a Morborock 2024

I Motorpsycho sigillano la tredicesima edizione di Morborock che in due giorni ha registrato dodicimila presenze. Sul palco anche i gallesi Alffa, due indemoniati che picchiano sui loro strumenti come se non ci fosse un domani, i travolgenti Shandon, gli interessanti The Elephant Man che incrociano metal, grunge ed attitudine bowiana con un mix di chitarre e tastiere, un Giorgio Canali non irresistibile e un paio di gruppi locali (Cincales, Seneca Effect, a cui il Morbo fornisce da sempre un palco adeguato, senza second stage.

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