Stregherie in mostra a Bologna, a Palazzo Pallavicini, fino al 16 giugno. L’esposizione racconta, con quadri, dipinti, oggetti, video e installazioni una lunga storia di intolleranza e pregiudizio che ha visto vittime schiere di donne indipendenti, spesso curatrici con metodi naturali in un’epoca in cui la sanità era questione di censo e perciò invise alla scienza, oltre che alla religione. Una brutta storia che continua purtroppo ancora: una foto esposta ritrae una donna malese affetta da una malattia della pelle che la ricopre di escrescenze. Nel 2021 ha dovuto farsi difendere dalla polizia perché la gente voleva linciarla.
“Ci sono ancora 29 paesi oggi nel mondo dove la stregoneria è considerata reato e chi la pratica può essere condannato a morte”, spiega il curatore della mostra, l’esperto di esoterismo Luca Scarlini. “Si calcola che le vittime della caccia alle streghe siano state nei secoli più di ventimila, ma è una cifra in difetto perché gli archivi dell’Inquisizione sono stati distrutti e in Vaticano ci sono ancora milioni di documenti segretati che non possono essere consultati”.
Una mostra, quella bolognese che segue quella a Villa Reale di Monza e rappresenta “una crociata contro l’uggia delle mostre d’arte” come sottolinea Chiara Spinnato, ideatrice con Filippo Giunti di Vertigo Syndrome. “L’esposizione ha richiesto un anno di lavoro, in aggiunta a quello preparatorio per la rassegna monzese, ma ora siamo felici di presentarla al pubblico bolognese in un’edizione ancora più ampliata con una sezione dedicata a Gentile Budrioli, strega enormissima alla corte dei Bentivoglio”
Appena inaugurata, Stregherie è già accusata di blasfemia, ma non da cattolici benpensanti. Sono stati alcuni satanisti a minacciare gli organizzatori, rei di non “valorizzare abbastanza” la figura di Lucifero. Non è questo comunque l’intento dell’esposizione accolta in uno dei più palazzi musicali di Bologna, dove ha suonato Mozart e ha cantato Farinelli, quanto quello di sensibilizzare il pubblico su una storia dimenticata, travisata e spesso modellata secondo le esigenze della cultura dominante.
Mostra suggestiva ed istruttiva, divisa in nove sale, ognuna con il suo tema, in un cammino esoterico, in cui il visitatore è accompagnato da suoni e parole. La visita inizia in un’ affascinante stanza immersiva dove ci si può immedesimare in un processo per stregoneria ricavato da atti del 1539 ed essere giudicati, provando le stesse sensazioni dell’accusata. Si termina in una camera obscura, in un suggestivo gioco di buio e specchi dove è possibile scrivere dell’esperienza su un “Libro d’Ombre”.
Stregherie è un’esposizione viva, fatta di materiali dell’immaginario e di oggetti reali: feticci, trattati di magia occulta, amuleti e strumenti rituali. Si basa sulla raccolta di stampe ed incisioni di Guglielmo Invernizzi, collezionista dell’occulto alla quale si aggiungono opere prestate da altri privati, in Italia e all’estero, dal Museum of Witchcraft and Magic di Boscastle (Cornovaglia) e dal Museo delle Civiltà di Roma. Mostre nella mostra, i sette amuleti illustrati da Enrica Mannari con le promesse che ogni donna può fare a se stessa con l’atteggiamento propositivo di coltivare “la strega che è in se” e le splendide foto in bianco e nero di Valeria Gradizzi nel progetto “Elle” sul neo sciamanesimo femminile in Italia.
Non manca una sezione dedicata ai bambini, con una divertente caccia al tesoro. La rassegna, patrocinata dal Comune di Bologna, prevede anche una serie di incontri a tema con esperti e studiosi, studiati sia per chi è già abituato al misterioso, sia a chi vuole scoprirne di più. Ma senza annoiarsi mai.
STREGHERIE
Iconografia, fatti e scandali delle sovversive della storia
Palazzo Pallavicini, via San Felice 24, Bologna
fino al 16 giugno 2024
giovedi-domenica 10-20
(apertura straordinaria 1 maggio)