“Sentirsi a casa al Duse”: parola di Alessio Boni, Gianni Morandi, Oblivion, Umberto Orsini e tanti altri

Per celebrare i suoi duecento anni, il Teatro Duse di Bologna ha scelto la formula originale di un video che lo faccia raccontare da attori e registi. Con varie sfumature, sono tutti d’accordo su una cosa: il Duse ti fa sentire a casa. Parola di gente che ci viene in gradita trasferta come Alessio Boni, Umberto Orsini, Elio e di altri che sono a due passi da casa come Alessandro Bergonzoni, Gianni Morandi , Oblivion e tanti altri. Il video, realizzato con passione e impegno da Marina Brancaccio, infaticabile capo ufficio stampa del teatro bolognese, è stato pubblicato a dicembre sul sito web e sul canale You Tube del Duse e ha già raccolto parecchie visualizzazioni.

“Mi piace. Entro in quel camerino e magari quella sedia l’ha toccata Eduardo De Filippo, o Anna Magnani. Osservo delle locandine meravigliose: Tino Buazzelli, Salvo Randone, dei geni che solo a parlarne ti devi proprio mettere dieci passi indietro”, esordisce Alessio Boni in questo video-racconto corale che abbraccia quasi mezzo secolo di spettacolo, un vero e proprio viaggio di minuti tra ricordi, aneddoti e sensazioni di 37 artisti presenti nelle stagioni. Da nomi che hanno fatto la storia del teatro italiano come Umberto Orsini, Glauco Mauri a recenti protagonisti come Sergio Rubini o Emilio Solfrizzi, ognuno racconta le sue sensazioni nei confronti del Duse. Fino alla conclusione semiseria con Elio e Faso delle Storie Tese che cantano “Tanti auguri” a modo loro, cioè al contrario.

Voci e volti familiari accompagnano in questi venti minuti tutti da vedere e ascoltare alla scoperta del Duse con una gamma di sentimenti che va dall’apprezzamento all’amore puro per il più antico teatro di prosa di Bologna.

Il video che contiene interviste realizzate tra il 2019 e il 2023, è una special edition di Duse Protagonisti, battezzata Duse 200 per celebrare il bicentenario del teatro bolognese. Acquisito nel 1822 dai Padri Barnabiti dall’architetto Antonio Brunetti che gli diede il suo nome, assunse l’attuale denominazione nel 1898 (intitolandolo ad Eleonora Duse, grandissima attrice ancora vivente, caso più unico che raro) e l’aspetto attuale negli anni Quaranta.

Da duecento anni è la casa di tanti spettatori che amano il teatro, la musica, la cultura. Buon compleanno, Duse.

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