Dispensatore di riti voodoo e grandissima musica, Dr. John è il re riconosciuto del New Orleans sound, l’artista che ha più contribuito a diffondere universalmente quella musica meticcia, misto di blues e jazz, funk e soul che qualcuno ha definito shock rock. Elegantissimo e multicolore, istrione e finissimo pianista, cantante dalla voce nasale ed evocativa, Mac Rebennack si è chiamato anche Dr. Creux o Night Tripper, messaggero di sonorità calde ed eccitanti, nel suo calderone ribollente di stregone c’era posto per ingredienti vari, miscelati a dovere. E i suoi spettacoli coloratissimi e itineranti introducevano elementi teatrali ispirati dai carrozzoni dei medicine show. Discepolo di Screamin’ Jay Hawkins, Professor Longhair e Allen Toussaint, ha creato un suo stile particolare in grado di influenzare molti musicisti, da Eric Clapton a Mick Jagger a Van Morrison. Tracce del suo modo unico di stare sul palco si trovano in artisti come George Clinton, Perry Farrell, Fishbone e altri ancora.
Malcolm John “Mac” Rebennack è nato a New Orleans il 21 novembre 1941 da genitori di ascendenze miste tedesche, francesi, spagnole, inglesi e irlandesi. Il suono della città gli è sempre stato compagno fedele, si può dire che vi sia nato “dentro” come in una tinozza rigenerante e anche le sue origini hanno contribuito alla mescolanza sonora della sua musica. Il padre aveva un negozio di elettrodomestici dove vendeva dischi e il piccolo John vi si abbeverò spesso, ascoltando il jazz di King Oliver e Louis Armstrong, ma anche il blues di Guitar Slim e il rock and roll di Little Richard. A tredici anni, poi, incontrò Professor Longhair e rimase impressionato dal suo stile pianistico fiammeggiante. Il professore gli insegnò musica e vita e lo introdusse nella carriera di artista.
Studiava dai gesuiti e contemporaneamente suonava nei club, ma quando i padri gli imposero di lasciare la musica se non voleva essere espulso, li salutò per iniziare la sua attività come session man, accompagnando alla chitarra musicisti affermati come James Booker, Earl King e Jimmy Clanton. Ancora studente, forma la sua prima band, i Dominoes e poi Mac Rebennack & The Skyliners con Roland “Stone” LeBlanc come cantante. Nel 1957 scrive la sua prima canzone, come coautore con Jerry Byrne di Lights Out che diventa un hit regionale del 1958. Un altro successo arriva nel 1959 con uno strumentale in stile Bo Diddley, Storm Warning, per la Rex Records.
La sua vita di chitarrista subisce una battuta d’arresto nel 1960, quando viene ferito all’anulare destro da un colpo di pistola partito durante un movimentato concerto a Jacksonville, Florida. Allora ripiega sul basso prima di dedicarsi al piano che sarà lo strumento della vita. Ma nel 1963 viene anche arrestato per attività illegali come uso e spaccio di droga (gestiva anche un bordello) e quindi deve scontare due anni in prigione a Forth Worth, Texas. Quando esce, nel 1965, si trasferisce a Los Angeles per fare il session man nel famoso Wrecking Crew. Suona per Sonny & Cher e registra con Frank Zappa (Freak Out!, 1966) e i Canned Heat (Living The Blues, 1968 e Future Blues, 1970).
E’ a LA che sviluppa l’idea del suo personaggio, Dr. John, inizialmente per il cantante e tastierista Ronnie Barron, vecchio amico. E’ un principe senegalese, ribelle, guaritore, capo spirituale ed esperto di erbe medicinali emigrato a New Orleans da Haiti. Un uomo libero di colore che dichiarava di avere cinquanta figli da quindici mogli diverse. Teneva una collezione di serpenti, lucertole e scorpioni imbalsamati e vendeva gris-gris e altri amuleti protettivi voodoo.
Gris-gris diventa anche il titolo del suo primo album (1968). Il piano era che Barron interpretasse il personaggio di Dr. John mentre Mac se ne stava dietro le quinte come compositore, musicista e produttore. Ma Ronnie si chiamò fuori e così fu Mac ad assumere l’identità del dottore, creando così anche la propria fortuna, in una di quelle sliding doors che caratterizzano la vita dei musicisti. La sua “medicina voodoo”, musica come guarigione e rinascita spirituale, colpì l’attenzione e andò in classifica mentre gli spettacoli rappresentavano un’esperienza indimenticabile in cui Dr.John -The Night Tripper si presentava in scena anche ricoperto di piume, con vistosi copricapi.
La musica sposava il rock psichedelico con la tradizione r&b di New Orleans, era ancestrale eppure moderna, dotata di un groove funk irresistibile, regno di tempi dispari e scarti improvvisi, caratterizzata dal suo unico timbro vocale. I suoi spettacoli elaborati erano una sorta di rito voodoo collettivo per esorcizzare i mali del secolo a cui la gente era felice di partecipare, riempiendo teatri ed arene all’aperto. Dr. John divenne presto un simbolo di New Orleans, capace di traghettare gli appassionati del rock verso quel tipo di sound che faceva parte delle sue radici. A proposito del suo pseudonimo diceva. “Prima ero Professor Bizarre. Poi alcuni ragazzi cominciarono a chiamarmi “vescovo” o “governatore” e infine “dottore”. Questo mi piaceva, ed è rimasto”.
I successivi tre album, Babylon (1969), Remedies (1970), The Sun, Moon & Herbs (1971) continuarono sulla stessa linea. Nel frattempo Dr. John suonò con Eric Clapton e Mick Jagger che presero parte al terzo disco e divennero suoi fan. L’album segnò una transizione verso i seguenti che viravano verso un sound più tipicamente New Orleans, come Dr. John Gumbo (1972), composto da diverse cover. “Era sia un tributo che un interpretazione della musica con cui ero cresciuto alla fine degli anni Quaranta e Cinquanta nella Big Easy. Ho cercato di apportare una serie di piccoli cambiamenti caratteristici di quel suono mentre lavoravo al mio concetto personale di funk su piano e chitarra”, disse Rebennack in un’intervista. Il disco, compreso nella famosa lista dei 500 migliori album di Rolling Stone, contribuì a consolidare la carriera e fino ad Anutha Zone (1998) rimase l’unico concentrato per intero sulla musica delle sue origini.
Il grande successo, comunque, arriva nel 1973 con In the Right Place. Prodotto da Allen Toussaint e con i Meters come backing band, include il suo maggiore hit, Right Place, Wrong Time e Such a Night, una delle canzoni più famose eseguita anche in The Last Waltz con The Band. Con questo lavoro diventa il principale ambasciatore del funk di New Orleans. Il disco ha un maggior orientamento dancerispetto ai precedenti, anche se rimane ancora solidamente ancorato al r&b. Right Place Wrong Time resta una sorta di canzone-manifesto, racconto ironico di sfortuna e fallimento con liriche a cui hanno contribuito anche Bob Dylan, Doug Sahm e Bette Midler. L’album è puro funk, spesso ballabile, che incontra successo anche in un periodo di nascente disco-music. In quell’anno esce pure Triumvirate, con Mike Bloomfield e John Hammond.
Alla fine degli anni Settanta, Mac inizia una collaborazione che sarà ventennale con il famoso compositore Doc Pomus. Insieme scrivono canzoni per gli album City Lights (1978) e Tango Palace (1979) e per il disco di BB King There Must Be a Better World Somewhere che vincerà un Grammy nel 1982. Prima della morte di Pomus, nel 1991, i due comporranno anche I’m on a Roll che fa parte dell’ormai introvabile tributo a Doc della Rhino Records Til the Night is Gone (1995). Nel disco ci sono cover interpretate da Dylan, The Band, John Hiatt, Brian Wilson, Lou Reed, Los Lobos e Solomon Burke. Secondo la figlia di Pomus, lui e John erano diventati grandi amici e il musicista suonò al suo funerale, il 17 marzo 1991, con il cantante Jimmy Scott e il cuore spezzato.
Nel 1975 esce Hollywood by Thy Name prodotto da Bob Ezrin, una miscela di r&b, blues e standards di Tin Pan Alley e nel 1979 Mac torna a collaborare con il leggendario Professor Longhair suonando la chitarra come alle origini nel suo album Crawfish Fiesta. L’inizio degli anni Ottanta lo vede registrare un paio di album per piano solo, spesso in stile boogie woogie, Dr John Plays Mac Rebennack (1981) e The Brightest Smile in Town (1983) per l’etichetta Clean Cuts di Baltimora.
Ma le sue collaborazioni sono innumerevoli. Canta con i Rolling Stones nel 1972 in Let It Loose su Exile on the Main Street, accompagna Carly Simon e James Taylor nel duetto di Mockingbird (Hotcakes, 1974) e Neil Diamond nell’album Beautiful Noise (1976). Contribuisce anche alla canzone More and More di Carly su Playing Possum. Suona sull’album d’esordio di Maria Muldaur componendo Three Dollar Bill. Nel 1977 co-produce A Period of Transition di Van Morrison e vi suona tastiere e chitarra contribuendo con tre canzoni (Washer Woman, The Ties That Bind e That’s My Home). Nello stesso anno lavora con Levon Helm nel suo disco con The RCO All Stars.
E’al fianco di Willy De Ville in tre album: Return to Magenta (1978) e i più recenti Victory Mixture (1990), Backstreet of Desire (1992) e Big Easy Fantasies (1995), lo accompagna anche in tour in concerti indimenticabili. Ma collabora anche con la band inglese Spiritualized, piano e voce nella canzone Cop Shoot Cop sull’album Ladies and Gentlemen We Are Floating in Space (1997). Poi il loro frontman Jason Pearce ricambierà comparendo sull’album Anutha Zone del 1998
Nel 1989 va in tour con Ringo Starr e la sua All Starr Band che comprende gente come Helm, Rick Danko, Nils Lofgren, Jim Keltner, Clarence Clemons, Joe Walsh e Billy Preston. I concerti saranno documentati nel 1990 in un omonimo album live.
Gli anni Novanta lo vedono realizzare per conto proprio Goin’ Back To New Orleans (1992) con musicisti della scena locale come Aaron Neville, The Neville Brothers, il trombettista Al Hirt e il clarinettista Pete Fountain.
Nel ventunesimo secolo, Dr.John è ancora alive and well e spinge ancora l’acceleratore su collaborazioni molto differenti tra loro: il gruppo hip hop The Roots e Gregg Allman, Hugh Laurie (un altro “dottore”)e Marcus Miller, Bobby Rush e Christina Aguilera partecipa ad album tributo a Fats Domino, BB King e Paul McCartney, si esibisce al Superbowl e all’All Star Game NBA, suona, acclamatissimo, a Glastonbury nel 2010. Né manca di essere in prima linea per la sua New Orleans ferita a morte dall’uragano Katrina del 2005: chiude la maratona tv Shelter from the Storm e organizza spettacoli benefici per i musicisti che hanno perso tutto nella sciagura.
E’il 2012 quando insieme a Dan Auerbach dei Black Keys mette assieme un colpo di coda dopo un periodo di stagnazione creativa. Locked Down è un album di crudo sound funkeggiante influenzato dall’afrobeat che lo riporta all’attenzione della critica. Rimane anche il suo ultimo album in vita, eccettuato il bellissimo tributo a Louis Armstrong, una delle sue prime influenze, Ske-Dat-De-Dat, The Spirit of Satch (2014)
Muore il 6 giugno del 2019, a 77 anni, per un attacco cardiaco nella sua amatissima New Orleans. La città gli è tanto riconoscente da dichiarare “Mac Month” il mese di novembre della sua nascita e “Dr.John Day” il 21 novembre “per essere salito nel riconoscimento internazionale grazie alla sua funkitudine nel suonare, scrivere e produrre” Il governatore della Louisiana gli aveva conferito un riconoscimento “per aver incarnato la cultura dello stato da New Orleans al Bayou”.
La grandezza di Dr. John è quella di aver saputo incanalare la tradizione blues, r&b e jazz di New Orleans in nuove forme, capaci di conquistare un pubblico più ampio e di aprire la strada ad altri musicisti. Un caposcuola che ha imparato la lezione per trasmetterla a tanti discepoli più giovani, realizzando nel contempo alcuni dei più eccitanti e fantasiosi live show che si siano mai visti nella storia dello spettacolo moderno. Nel contempo, è un musicista di straordinaria tecnica e finezza, sempre poste al servizio del ritmo e del cuore.
ascolti
- Gris-Gris (1968)
- In the Right Place (1973)
- City Lights (1978)
- Tango Palace (1979)
- Trippin’ Live (1997)
- Locked Down (2010)
visioni
- The Last Waltz, film di Martin Scorsese (1978)