Lou Reed, l’uomo e l’artista raccontati nella fondamentale biografia di Will Hermes

Probabilmente, la biografia definitiva su Lou Reed. Il giornalista di Rolling Stone e New York Times Will Hermes ha scandagliato gli archivi della New York Public Library messi a disposizione dalla famiglia e libri altrui (Victor Bockris e Stephen Demorest soprattutto) per ricostruire minuziosamente, in 800 pagine edite da Minimum Fax, vita e opere di uno dei più controversi, complessi e fondamentali protagonisti del rock.

Lou Reed è stato un autore di enorme importanza e influenza dagli anni Sessanta a oggi, ha attraversato i decenni mantenendo sempre un ruolo guida, in una carriera fatta di alti e bassi, ma coerente nell’obiettivo fondamentale, fissato fin dagli inizi: fare del rock and roll una forma d’arte consapevole.

Per farlo, Reed, come David Bowie, ha cambiato pelle diverse volte, nel corso di una vita insospettabilmente lunga. Ma se David si è affidato, anche visivamente a diverse incarnazioni di se stesso, al Transformer Lou sono bastati occhiali a specchio e un giubbotto di cuoio nero (divisa d’ordinanza di molti rocker a venire) per essere di volta in volta giovane ribelle, dark ante litteram, rock and roll animal, star tossica, poeta maudit, attore carismatico, artista multimediale ed intellettuale maturo e impegnato al fianco dell’ultima compagna Laurie Anderson. E non solo: oltre ad essere songwriter e musicista, ha scritto anche saggi e critiche d’arte, lavori teatrali e sceneggiature cinematografiche.

Will Hermes indaga il personaggio e l’uomo nei suoi tratti anche più intimi, soffermandosi sulle influenze musicali (Ornette Coleman e Hank Ballard, il doo wop e il be bop) e letterarie (Hubert Selby jr., Norman Mailer, Delmore Schwartz, Baudelaire e Rimbaud) il passato borghese e l’identità sessuale vagante (uno dei primi gender fluid) che hanno poi determinato l’opera del grande genio. Lou Reed nelle sue canzoni ha parlato di abusi, violenza, droga, sadomasochismo, perversioni sessuali con sincerità e un’attitudine quasi angelica, popolando il suo mondo di puttane, travestiti, delinquenti e spacciatori, portando alla luce un “velluto sotterraneo” (Velvet Underground, appunto) che finora rimaneva nascosto sotto la superficie della città dalle mille luci.

Cantore dell’emarginazione e della devianza, ma anche poeta romantico dei nostri tempi contrastati, rockstar spesso riluttante, Lou Reed non ha fatto mai dischi per la classifica (se ci è entrato, a volte, è stato quasi a sua insaputa) ma per esprimere un’arte malata, devastata, oscura eppure vitalmente contemporanea. Lavori come Transformer, Berlin, Street Hassle, The Blue Mask, New York hanno segnato a fondo un’epoca, anche se non sempre apprezzati al loro uscire, poi rivalutati come pietre miliari.

Hermes racconta una storia iniziata negli anni Quaranta a New York e terminata ancora lì, nella Big Apple che nel frattempo, come Lou, ha vissuto i suoi cambiamenti. La biografia, pur minuziosa e ricca di riferimenti, si snoda quasi come un romanzo contemporaneo, tra successi e insuccessi, ascese ardite e cadute nel baratro, leggendarie sfuriate e atti di generosità, seguendo il suo protagonista attraverso le parole di amici, colleghi, fidanzate e fidanzati, estimatori e detrattori, compagni di vita insomma. Ne esce il ritratto di un artista che ha marcato profondamente il suo secolo e parte di quello successivo, indicando la strada a molti, effettuando esperimenti su se stesso, senza mai accontentarsi dello status quo acquisito, spesso disorientando critica e pubblico come l’artista dovrebbe fare.

E anche il ritratto di un uomo che, in fondo, non conosceremo mai abbastanza. Lo dice lui stesso nella frase posta in quarta di copertina che suona come un’efficacissima epigrafe: “La mia vita privata la tengo per me. Quindi se vuoi sapere se sono un alcolizzato e se scrivo di esperienze personali, la risposta è no, non è così, e anche se fosse non te lo direi. Ma puoi mandare a prendere una bottiglia così lo scopriamo insieme”. Anche leggere questo libro è un modo per cercare di scoprirlo.

Will Hermes

Lou Reed

Il re di New York

minimum fax, 2023

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