Bill Frisell, Samara Joy, Ron Carter, Steve Coleman e molto altro ancora. E’ricco e diversificato il cartellone di Bologna Jazz Festival 2023 che inizia il 3 novembre con il trio del chitarrista John Scofield, coinvolgendo per un mese intero con una cinquantina di concerti l’area metropolitana e le province di Ferrara, Modena, Forlì e si conclude con un delizioso fuoriprogramma il 5 dicembre insieme al chitarrista Marc Ribot.
C’è grande attesa (e si va verso un imprevisto sold out, pochi biglietti rimasti) per Hiromi Uehara, la pianista giapponese che ha stupito il mondo intero con una tecnica fuori da ogni immaginazione e si esibirà il 7 novembre all’Arena del Sole con il nuovo progetto Sonicwonder insieme a Adam O’Farrill (tromba), Hadrien Feraud (basso) e Gene Coye (batteria).
Ron Carter sarà il 12 novembre sul palco dell’Auditorium Manzoni con il quartetto Foursight che lascia notevoli parte soliste alle sue dita sapienti. Contrabbassista considerato tra i massimi del jazz moderno, la sua collaborazione con Miles Davis negli anni Sessanta è solo la punta dell’iceberg di una lunga e strepitosa carriera.
Forti aspettative sulla nuova stella del jazz, la newyorkese Samara Joy che canterà il 17 novembre all’Unipol Auditorium. La sua duplice vittoria agli ultimi Grammy, migliore album e migliore esordiente in senso assoluto, ha riportato i riflettori sul mondo del jazz, al quale si è dedicata con tenacia e incredibile in applicazione, considerato che al college non lo conosceva nemmeno. Ora, a ventiquattro anni, è considerata l’erede legittima di grandi vocalist come Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan e Carmen McRae.
Bill Frisell, guitar hero dagli anni Ottanta ad oggi, si esibirà in trio con Thomas Norton (contrabbasso) e Rudy Royston (batteria) il 21 novembre al Teatro Duse. Le sue recenti scorribande musicali prevedono contrasti espressivi e improvvisi pastiches in cui gli stili vengono bellamente frullati assieme. In apertura gli Unscientific Italians di Alfonso Santimone che lavorano dalle origini sulle musiche di Frisell.
Per concludere il poker d’assi, ecco Steve Coleman, sassofonista afroamericano di fama mondiale che con il trio Reflex (24 novembre all’Unipol Auditorium) presenta un concentrato dell’estetica M-Base, ritmi metropolitani e strutture metriche e melodiche dalle complesse geometrie che gettano lo sguardo oltre i confini della musica occidentale.
Ma non mancano altre chicche. Anzitutto, John Scofield con cui il festival inizia il 3 novembre al Naima di Forlì (altri due concerti, in contemporanea, a Bologna), poi Marc Ribot, chitarrista guru della scena avant newyorkese noto per la sua collaborazione con Tom Waits che chiude il 5 dicembre al Cubo Unipol nel dopofestival. Il Locomotiv Club ospiterà interessanti commistioni new jazz con il bassista MonoNeon (4 novembre) e la nuova star di East London Alfa Mist (10 novembre)
In cartellone spiccano anche big italiani come Fabrizio Bosso (Ferrara, 18 novembre), Francesco Bearzatti (Cubo Unipol, 14 novembre) e Maria Pia De Vito con Roberto Taufic (Forlì, 10 novembre) più un triplo solo di pianoforte di Bill Carrothers (Ferrara 4 novembre, Bologna 5 novembre, Forlì 8 novembre) e un omaggio a Miles Davis e Gil Evans della Martini Big Band dell’omonimo conservatorio (4 novembre). Programma completo su www.bolognajazzfestival.it
Una rassegna che quest’anno si svolge nel segno, anche grafico, della donna e dei suoi diritti. L’immagine del festival è infatti affidata a quattro artiste iraniane Atieh Sohrabi, Hanieh Ghashghaei, Nazli Tahvili e Roshi Rouzbehani, che esporranno le loro opere in Sala Borsa (3-6 novembre) e sui muri della città, nel nome di “Donna, vita, libertà”.
Bologna Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Bologna in Musica con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Bologna Città della Musica UNESCO, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol, Coop Alleanza 3.0, TPER, Città Metropolitana di Bologna, del main partner Gruppo Hera e con il sostegno del Ministero della Cultura. BJF fa parte di Jazzer powered by Gruppo Hera.