Dave Holland, Bobby Watson, Bob Mintzer, Enrico Rava. Ma anche altri big italiani come Fabrizio Bosso che omaggia Stevie Wonder, Mauro Ottolini, Maria Pia De Vito, Paolo Fresu e Francesco Bearzatti in un progetto sui Led Zeppelin.
Promette scintille, il programma di Crossroads 2023 che incrocia jazz e altre musiche per le strade dell’Emilia e anche della Romagna, oltre sessanta concerti in cartellone dal 3 marzo fino al 27 luglio tra cui Irene Grandi che canta il blues, il desert rock di Hugo Race e il Brasile di Toninho Horta. Il festival, come sempre, intreccia al jazz altri generi musicali per una proposta davvero stimolante.
Si va a cominciare con Enrico Pieranunzi e Gabriele Mirabassi che omaggiano George Gershwin, il 3 marzo al Teatro Fabrizio De André di Casalgrande (RA) , Paolo Fresu propone il collaudato duo con il pianista Uri Caine il 19 aprile al Teatro Rossini di Lugo, mentre Enrico Rava condividerà con Mauro Ottolini la leadership di un programma dedicato a Lester Bowie il 30 aprile al Teatro Comunale di Russi (RA)
Il contrabbassista Dave Holland è di scena con il suo trio al vertice del jazz, il 14 marzo al Teatro Ebe Stignani di Imola, mentre Bobby Watson sarà col suo quartet il 7 marzo al Teatro Socjale di Piangipane (RA) e Bob Mintzer, sassofonista peso massimo della fusion, è impegnato con la Jazz’n’ It Orchestra il 27 giugno all’Area Archeologica di Marzabotto. Il batterista Joey Baron si esibisce con il trio MixMonk a Fusignano il 17 marzo.
I jazzisti italiani si dividono su vari progetti “in residenza”. Fabrizio Bosso esordisce a Crossroads il 12 marzo a Casalgrande dove esplorerà le wonderful songs di Stevie Wonder col suo quartetto e le ance di Nico Gori, poi in duo con il pianista Juan Oliver Mazzariello omaggerà Pino Daniele il 16 giugno alla Casa della Musica di Parma. Si unirà poi a Mauro Ottolini il 24 giugno al Parco Cà Nova di Medicina per Storyville Story.
Francesco Bearzatti farà lounge jazz con Ottolini e i Licaones il 24 marzo alla Sala del Carmine di Massalombarda (RA), quindi sarà con il suo quartetto l’8 aprile al Torrione di Ferrara per un omaggio a Tony Scott e il 14 in duo a Fusignano con il fisarmonicista Carmine Ioanna. L’11 maggio al Bronson di Madonna dell’Albero (RA) proporrà il suo tributo ai Led Zeppelin con il fragoroso trio Post Atomic Zep.
Ottolini sarà protagonista anche di “Pazzi di Jazz”, una produzione originale dedicata al genio di Charles Mingus con un’orchestra di giovani talenti diretta da Tommaso Vittorini con il beatboxer Alien Dee, il 4 maggio al Teatro Alighieri di Ravenna.
Crossroads 2023 riserva ampio spazio alle voci femminili. Petra Magoni festeggia il ventennale di Musica Nuda con Ferruccio Spinetti il 29 aprile al Teatro Dragoni di Meldola. Irene Grandi si misura con grandi classici del blues il 6 maggio all’ Alighieri di Ravenna. Rossana Casale omaggia Joni Mitchell e Maria Pia De Vito con Flavio Boltro e l’Italian Jazz Orchestra tributa Nina Simone, sempre all’Alighieri il 13 maggio.
Il festival propone come sempre incroci con altre musiche. Da non perdere il Brasile tra samba e jazz di Toninho Horta con il contrabbassista Alfredo Paixao il 16 maggio a Correggio e del pianista Amaro Freitas il 18 marzo a Castel San Pietro. L’astro nascente della chitarra dai timbri rock e blues Julian Lage suona l’11 luglio a Rimini, mentre il pianista Alfredo Rodriguez, pupillo di Quincy Jones, chiude la rassegna il 27 luglio, sempre a Rimini.
Crossroads 2023 è organizzato come sempre da Jazz Network in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e con il sostegno del Ministero della Cultura e di numerose altre istituzioni. Il festival vanta il patrocinio di ANCI Emilia-Romagna e di SIAE.
Il programma completo su www.crossroads-it.org
(la foto di Julian Lage è di Nathan West)