The Cramps: sulfurei e selvaggi sacerdoti dello psychobilly che fa ballare (ancora)

Sulfurei e selvaggi, The Cramps hanno movimentato la scena post punk dagli anni Ottanta fino al ventunesimo secolo. Un po’ di Bo Diddley, un po’ di surf rock cattivo, il twang di Duane Eddy e Link Wray nella chitarra di Poison Ivy e tracce di Jim Morrison nella voce del carismatico Lux Interior, agitatore di chiappe e di platee come Iggy Pop e pochi altri. Un rockabilly con tinte psicotiche e psichedeliche, tinto di dark quanto basta per lasciare un ricordo indimenticabile oggi rilanciato dai media nella danza di Mercoledì (Goo Goo Muck) in un video diventato presto virale.

Ma The Cramps furono grandi nella loro crudezza rock and roll, nel restituire suoni semplici, vibranti e coinvolgenti ad un mondo che usciva dalla sbornia elettronica new wave e dalla grande truffa del punk. Lux e Poison coppia affiata sul palco e anche nella vita, il cantante animalesco e la chitarrista dalle mises eccentriche e sexy, al servizio di una musica essenziale, che ancor oggi rende impossibile ogni renitenza al movimento.

La storia inizia a Sacramento, California, intorno al 1972. Erick Purkisher (Akron, Ohio, 21 ottobre 1946) sta andando a zonzo in auto con un amico. Ascoltano un vecchio nastro di Hasil Adkins e parlano delle solite cose: donne, droga e rock and roll. Improvvisamente, mentre dalle casse esce gracchiando Sally Weedy Waddy Woody Wally, il sogno erotico di Erick si materializza a bordo strada e ha le movenze panteresche di Kirsty Wallace (Sacramento, 20 febbraio 1953): capelli rossi, fisico mozzafiato, un toppino e minishorts sulle gambe color avorio. Lei alza il dito, non per mandarlo a fanculo, ma per chiedere un passaggio. Sale sull’auto e inizia una delle più belle storie d’amore rock and roll di sempre.

Erick e Kristy si piacciono subito. Tutti e due amano l’arte e i dischi in vinile che collezionano maniacalmente. Lei in più suona la chitarra, lui canticchia e così decidono di formare un gruppo. Si chiamerà The Cramps, intendendo col termine crampi, ma anche dolore mestruale. Lui cambia nome in Lux Interior, prendendo spunto da una pubblicità d’auto, lei si trasforma in Poison Ivy Rorschach, unendo il nome dell’edera velenosa a quello dell’inventore delle celebri macchie da test psicologico. Poi sarà solo Poison Ivy, per amici e nemici. Folgorata sul palco da The Duchess, la chitarrista di Bo Diddley che deciderà di imitare anche nel vestire, portandolo agli eccessi: costumi in lattice, bikini dorati, tacchi altissimi.

Un anno dopo tornano nella città natale di Erick, Akron, Ohio, da dove sono usciti i Devo e Chrissie Hynde e nel 1975 si trasferiscono a New York dove intorno al CBGB’s di Manhattan stanno affermandosi Ramones e Television e la stella di Patti Smith. Con loro ci sono il chitarrista Bryan Gregory e sua sorella Pam Balam alla batteria. Il gruppo sarà privo di bassista per almeno dieci anni. In breve tempo, Miriam Linna sostituisce Pam e viene a sua volta rilevata da Nick Knox.

A New York i Cramps condividevano la sala prove con i Fleshtones e suonavano regolarmente sia al CBGB’s che al Max’s Kansas City. Nel 1977 pubblicano due singoli indipendenti prodotti da Alex Chilton a Memphis prima di essere messi sotto contratto da Miles Copeland per la I.R.S.

“Volevamo essere scioccanti, sex e originali come i pionieri

del rock and roll che hanno cambiato

la cultura negli anni cinquanta e sessanta”

Poison Ivy.

Nel giugno 1978 tengono un concerto gratuito per i pazienti del California State Mental Hospital a Napa Valley che viene registrato con una videocamera Sony e poi pubblicato come Live at Napa State Mental Hospital. I due singoli vedono la luce nel 1979 nell’EP Gravest Hits e poi Chilton li riporta a Memphis per registrare il primo album. Songs that Lord Taught Us negli studi Phillips del leggendario proprietario della Sun Records, Sam Phillips. L’album rielabora in chiave punk il rockabilly delle origini aggiungendovi pennellate di horror e suscita interesse, ma non vende.

Quando il gruppo si trasferisce a Los Angeles, a loro si unisce il chitarrista Kid Congo Powers dei Gun Club. Mentre però registrano il secondo album, Psychedelic Jungle, entrano in contrasto con Copeland per i diritti e le royalties e finiscono in tribunale. Ne escono con le ossa rotte, perché la sentenza vieta loro di pubblicare dischi fino al 1983, anno in cui esce Smell of Female, primo album dal vivo che li consacra alfieri dello psychobilly. Dopo questo disco, Powers lascia il gruppo e così Mike Metoff dei Pagans, cugino di Nick Knox, diventa l’ultimo chitarrista ritmico dei Cramps senza bassista.

Nel 1985 i Cramps registrano un pezzo per la colonna sonora del film di zombies The Return of the Living Dead , intitolato Surfin’Dead, in cui Ivy suona sia la chitarra che il basso. Solo con la pubblicazione di A Date With Elvis nel 1986 decidono di ingaggiare un bassista permanente (nel frattempo è Ivy a ricoprire il ruolo) con non poche difficoltà. L’album ottiene un buon successo in Europa, dove vende 250 mila copie, mentre negli States si fatica a trovare una casa discografica disposta a pubblicarlo.

La bassista Candy Del Mar, proveniente dalle Satan’s Cheerleaders (sic!) viene ingaggiata nel 1986 e compare per la prima volta sull’album dal vivo Rockin n Reelin in Auckland New Zealand che esce nel 1987. Seguirà, tre anni dopo il disco in studio Stay Sick. Ma l’America continua a rifiutarli e loro vanno in classifica in Inghilterra per la prima ed unica volta entrando nella top 40 con il singolo Bikini Girls with Machine Guns che evoca contemporaneamente le immagini dei film cult di Russ Meyer e dei fumetti pulp. Non a caso sono uno dei gruppi preferiti di Quentin Tarantino.

Tra gli anni Novanta e i Duemila, il gruppo continua ad avere un seguito appassionato, grazie anche agli infuocati live in cui Lux Interior non si risparmia, succhiando microfoni, sfondando grancasse a testate e Poison Ivy pompa rock and roll meglio di tanti maschietti. Pubblicheranno ancora alcuni album per diverse etichette. Ma la favola bella di Lux ed Ivy finisce improvvisamente il 4 febbraio 2009 quando Erick soccombe ad un attacco cardiaco. Non sul palco, ma nella propria casa di Glendale, California, come un tranquillo pensionato qualsiasi.

La loro storia di amore e rock and roll, che sembrava eterna, termina purtroppo qui e ovviamente senza Lux è impensabile cercare di riformare il gruppo. L’energia selvaggia, primordiale dei Cramps resta legata agli anni Ottanta, anche se la band ha proseguito negli anni a proporre show elettrizzanti. Sono stati dei pionieri retroattivi del rock and roll, che hanno riesumato dalla tomba per farlo rivivere proprio come uno zombie, in tempi in cui la musica guardava in altre direzioni.

Ma sono tuttora ben piantati nell’immaginario collettivo come dimostra il video di Mercoledì. Quando dagli altoparlanti escono i suoni ruvidi, oscuri e dondolanti dei Cramps, impossibile resistere.

Bisogna abbandonarsi all’eterno fremito del rock and roll.

ascolti

  • Songs the Lord Taught Us (1980)
  • Psychedelic Jungle (1981)
  • Smell of Female (1983)
  • A Date With Elvis (1986)
  • RockinnreelininAucklandNewZealand XXX(1987)

parole

  • Dick Porter, Viaggio al centro dei Cramps, in Spittle, Goodfellas Edizioni (2016).
  • Reverendo Lys – Born Losers – Pepite e lastre di selce, Arcana (2019)

visioni

  • Urgh! A music war (1980)

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