Christine McVie, straordinaria musicista e voce dei Fleetwood Mac


Ci sono band che hanno lasciato un segno indelebile nell’immaginario comune della musica rock.
Fleetwood Mac sono una di quelle. Pur avendo cambiato più volte la propria formazione negli anni, sono riusciti comunque a lasciare un’eredità unica e insostituibile con la propria produzione musicale (Www.Fleetwoodmac.com). Di questa storica band ha fatto parte una straordinaria donna, Christine Mc Vie, che ci ha lasciato all’età di 79 anni il 30 novembre 2022. La sua presenza nella band è stata pregnante e non solo per la sua bellissima voce. Christine Mc Vie ha firmato alcuni dei più importanti successi della band, contribuendo in maniera significativa dal punto di vista musicale, artistico e d’immagine.

Quando si unisce ai Fleetwod Mac nel 1968 su invito di Peter Green, la band aveva sonorità blues-rock eclettiche. Christine Mc Vie riuscì a caratterizzare la loro musica in senso più popolare aggiungendo linee armoniche e melodiche. Il coraggio e la forza di questa donna emerge fin dagli esordi, quando nel delicato momento in cui Peter Green abbandona il gruppo, trova la forza di convincere il marito John Mc Vie e Mike Fleetwood a continuare il loro viaggio musicale (Peter Green: alla fine del gioco c’è sempre il blues).

I Fleetwood Mac erano una band che cercava di conquistare i fans in tour e quando il continuo viaggiare iniziò a deteriorare la vita matrimoniale fra Christine Mc Vie  e John Mc Vie, lei espresse il suo senso di frustrazione in Homeward Bound, uno straordinario brano in cui rock e blues si mescolano a parole amarissime. “Non voglio vedere un altro posto in aereo o un’altra stanza d’albergo. La vita domestica mi sembra davvero ordinata. Voglio solo disfare i bagagli per sempre. Comprarmi un biglietto diretto a casa”. La contraddizione fra il desiderio del successo e allo stesso tempo di una vita comune e stabile accompagnò Christine in varie fasi della sua vita, portandola a volte ad allontanarsi dalla ribalta.

La possibilità di collaborare con un’altra straordinaria voce e musicista, quale Stevie Nicks, offrì a Christine Mc Vie l’opportunità di esplorare ed ampliare lo stile della band. L’intesa fra le due donne fu immediata ed è possibile cogliere il senso della loro amicizia nel commovente messaggio di commiato che Stevie Nicks ha postato sui social alla notizia della sua scomparsa. Si sono piaciute fin dal primo istante, amavano la musica e si sono alleate per dar vita ad una favola che ancora oggi mantiene intatta la sua magia.

Los Angeles – CIRCA 1987: Singers Christine McVie and Stevie Nicks of Fleetwood Mac pose for a portrait circa 1987 in Los Angeles, California (Photo by Aaron Rapoport/Corbis/Getty Images)

Ho iniziato a suonare Say You Love Me, e quando hanno iniziato a cantare con me, ho sentito questo suono incredibile, le nostre tre voci. Non potevo credere quanto fosse grande questa armonia a tre voci. Avevamo la pelle d’oca e mi chiedevo quanto sarebbe durata questa sensazione. John McVie mi ha detto: ‘Sai, siamo una band blues. Questo è davvero lontano dal blues’. E ho detto: Lo so. Ma è molto più vicino alla banca” ricordava Christine.

Entrambe le donne sfidano qualunque convenzione e puntano a condividere il potere artistico e ritagliarsi un ruolo da protagoniste dirette nella produzione musicale all’interno della band. Come raccontava lo stesso John Mc Vie “Sembrava che fosse il momento giusto per una rock band con due ragazze cantanti, una vera rock band, non come ABBA o i New Seekers, dove le ragazze si comportano come se non avessero mai visto un tampone nella loro vita“.

Dal 1975 al 1979 vedono la luce tre dei lavori più importanti e ricordati della band: Fleetwood MacRumors Tusk. L’apporto di Christine Mc Vie è apprezzabile in brani come la straordinaria You make loving fun, in cui la forza della sua voce si unisce al coro quasi angelico e si mescola alla stridente chitarra. Nella melodiosa ballata Over my head e nella malinconica Oh daddy, dedicata a Mick Fleetwood da lei ritenuto all’epoca l’unico padre della band, come dallo stesso dichiarato nella sua autobiografia.
Ed ancora nella romantica e dolcissima Over & Over.

Più avanti, negli anni ottanta Christine ha firmato melodie indimenticabili come Everywhere e Hold me. Christine sapeva tratteggiare l’animo umano con tutte le sue virtù e le sue debolezze. Quanto avesse già provato sulla sua pelle la crudezza della vita era evidente in quel ritornello leggero e amaro di Tell me lies (“Chiudo gli occhi ma non sono riuscita a trovare un modo. Quindi mi accontenterò di credere in te un giorno. Dimmi bugie. Dimmi dolci piccole bugie”). La capacità di lasciarsi consapevolmente ingannare che molte donne purtroppo riescono a volte ad avere.

È difficile riassumere in poche righe cosa ha rappresentato questa donna nel panorama musicale di quegli anni e nell’immaginario popolare. Aveva personalità e talento, coraggio e passione e in un epoca in cui germogliava la parità di genere ha dimostrato con forza e volontà tutto il suo valore poetico e musicale. 


PAROLE

Now, then and Fleetwood Mac di Mick Fleetwood – Hodder & Stoughton Ltd, 2014

Fleetwood Mac: The Complete Illustrated History di Richie Unterberger – Voyageur Press, 2016

Before the Beginning: A Personal & Opinionated History of Fleetwood Mac di Sam Graham – Warner Books, 1978

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