L’eterna vita di Comfortably Numb, ultima collaborazione tra Waters e Gilmour


Il 18 novembre Roger Waters ha pubblicato una nuova versione di uno dei più famosi classici dei Pink Floyd e della storia del rock, Comfortably Numb. Il brano fa parte del visionario concept-album The Wall ed è un capolavoro scritto a quattro mani da David Gilmour e Roger Waters

La canzone è considerata da molti l’ultima vera collaborazione fra i due. La musica di Gilmour era destinata al suo primo album solista. Waters ci scrisse sopra un testo in cui narrava uno dei momenti più drammatici della storia di Pink, la rockstar protagonista dell’opera The Wall. Divorato dal disagio psichico e dai suoi fantasmi, Pink viene ritrovato in stato catatonico e trascinato sul palco per esibirsi, solo grazie all’intervento di un medico che gli inietta una sostanza capace di farlo reagire. 

L’episodio prende spunto da un fatto realmente accaduto a Waters, quando in preda ai dolori allo stomaco per quella che si scoprì poi essere un’epatite, riuscì a salire sul palco solo grazie ad un’iniezione di rilassanti. Lo stato di insensibilità generato dai farmaci unito alla bruciante consapevolezza di essere succube di un sistema a cui non importa quanto tu soffra, ma solo che tu dia il massimo per un pubblico pagante, è alla basa di un conflitto personale che si proietta con prepotenza nel brano (Pink Floyd. Il fiume infinito. Le storie dietro le canzoni, Giunti Editore, 2018)

All’interno è presente uno dei più belli assoli di chitarra di sempre, che si posiziona al quarto posto nella classifica della rivista Guitar. Nella versione originale l’angoscia del testo e l’incalzare cupo della progressione degli accordi, trovava apertura e sollievo in quell’assolo finale. Il malessere dell’essere umano generato dalla contraddizione fra libertà e dovere, vedeva una luce in fondo al tunnel.

Waters ci ripropone un brano privato di quel momento di respiro, producendo una visione per alcuni aspetti più desolata, che appare come un grido di dolore e una richiesta di aiuto al tempo stesso. Prodotta durante uno dei momenti più drammatici della nostra storia, il lockdown per l’emergenza covid, questa versione mette a nudo la parte più intensa e drammatica del brano. 

L’ho messa un gradino più in basso, in La minore, per renderla più cupa e l’ho arrangiata senza assoli – tranne che nella sequenza di accordi dell’outro, dove c’è uno straziante e bellissimo assolo vocale femminile di Shanay Johnson, una delle nostre nuove cantanti” ha spiegato Waters.

Non è un caso che questa nuova versione venga rilasciata mentre il mondo assiste inerme alla tragedia della guerra in Ucraina. Il sentimento disperazione ed indifferenza dell’essere umano emerge in maniera ancor più evidente nel videoclip che accompagna la canzone. Figure stilizzate e private di qualunque connotazione umana si muovono al rallentatore in uno sfondo futuristico caratterizzato da un’atmosfera di alienante smarrimento.  

L’assolo vocale raggiunge il momento di maggiore drammaticità nella voce ruvida e struggente che recita “please, hear me when I call”, un richiamo e un monito a riconquistare ciò per cui vale davvero la pena vivere. Lo stesso Waters sottolinea “È come un campanello d’allarme e un ponte verso un futuro più gentile con più persone che parlano con gli estranei”, una sorta di ultima occasione per l’umanità per riconquistare i valori della pace e della solidarietà.

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Comfortably Numb nella famosa reunion dei Pink Floyd al Live 8 nel 2005

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