Jethro Tull, PFM, Joe Satriani, Jack Savoretti. E’un tuffo nel passato, ma anche nel glorioso presente del rock il programma musicale 2022-23 del Teatro Europauditorium di Bologna, svelato alla stampa qualche giorno fa. Apre (ma all’Unipol Arena) la rockstar del violino David Garrett promettendo scintille con le sue trasformazioni di Beethoven, Mozart e Prokofiev. Il jazz annuncia una serata da non perdere con il superquartetto Joshua Redman, Brad Mehldau, Brian Blade e Christian McBride nell’ambito di Bologna Jazz Festival la sera di Halloween e a gennaio la Duke Ellington Orchestra.
E ancora, tanti italiani come Venditti&DeGregori, Baglioni, Renga, Tozzi, D’Alessio, Negramaro, e spazio al musical con Pretty Woman targatoBryan Adams, Mamma Mia e le canzoni degli Abba, Sette spose per sette fratelli e il Casanova Pop firmato da Red Canzian, ormai oltre i Pooh. Davvero un cartellone ricco e per tutti i gusti in un teatro da 1700 posti che anche in tempi di crisi è riuscito mediamente a vendere l’87% dei biglietti, come ha spiegato il direttore artistico Filippo Vernassa.
Sarà proprio la PFM ad inaugurare i concerti all’Europauditorium, martedì 11 ottobre, guidata da Franz di Cioccio e Patrick Djivas, al comando dagli anni Settanta, mezzo secolo di suoni da Storia di un Minuto a Ho sognato pecore elettriche ispirato da Phillip K. Dick. Poi, lunedì 31 toccherà al supergruppo jazz Redman-Mehldau-McBride-Blade nella reunion di Moodswing, uno dei dischi fondamentali degli anni Novanta interpretato da quattro importanti maestri. E’un’esclusiva nazionale di BJF che li riporta in città nuovamente, quasi un trentennio dopo.
Jack Savoretti martedì 13 dicembre potrebbe essere la sorpresa della stagione. Il suo ultimo album Europiana è fresco, divertente e anche ballabile, grazie ad un sound vintage e al contempo moderno. L’anno che verrà, porterà martedì 10 e mercoledì 11 gennaio la premiata coppia Francesco De Gregori e Antonello Venditti, di nuovo insieme a celebrare il ritorno di una collaborazione unica, con brani che hanno fatto la storia del cantautorato.
Mercoledì 15 gennaio ancora jazz con la Duke Ellington Orchestra. Una produzione originale della famiglia Ellington (imprimatur importante) che si è esibita per ottant’anni in tutto il mondo sotto la direzione di tre generazioni della Duke Family. La big band garantisce grande musica divenuta patrimonio culturale e che ha ispirato molti artisti, un’eredità preziosa.
Grande attesa naturalmente per i Jethro Tull, con il flautista trampoliere Ian Anderson rimasto ormai l’unico componente originale. Sul palco martedì 14 febbraio la storica prog folk band britannica proporrà brani dall’ultimo The Zealot Gene, singolare rivisitazione di alcuni passi della Bibbia descritta da Anderson come “una serie di riflessioni su temi e concetti biblici, ma anche paralleli a volte sacrileghi del testo”.
Chiude la sfilata di grandi nomi Joe Satriani che martedì 2 maggio recupera il concerto previsto nella stagione 2020 e poi annullato per il lockdown. Chitarrista prestigioso, influenzato dal grande amore per Jimi Hendrix è spettacolare e pirotecnico, ma sa anche essere raffinato e suggestivo. Ha calcato i palchi di tutto il mondo, suonando tra gli altri con Mick Jagger e Brian May, Steve Vai e Robert Fripp.
Programma completo su www.teatroeuropa.it