Un Pensiero d’amore porta un messaggio di ripresa sul web, nel segno del grande successo di Mal che riprese a sua volta i Bee Gees di I’ve Gotta Get a Message to You, appunto. Registrato e prodotto in completo lockdown, con i musicisti tutti da casa loro come i Rolling Stones, il video è già virale sulla rete. Ad idearlo Paolo Redaelli, giornalista e direttore di Musiclike.it e Stefano Maestri, videomaker e dj esperto anche di comunicazione digitale, a produrlo l’associazione culturale ForteMente che dal 2009 organizza eventi musicali in mezzo alle Alpi.
“Questo disco è un mio pensiero d’amore/ogni volta che lo senti suonare, pensa a me” cantano 14 musicisti: i cantautori No Bono dei Tirlindana, Luca Bonesi, Max Bevilacqua, Davide Taloni, le voci di Bruna Mazzucchi, Veronica Ortiz Albarracin, Greta Moroni (che ha arrangiato le parti vocali), la fisarmonica di Alex de Simoni, la tromba di Davide “Billa” Brambilla (da vent’anni al fianco di Enrico Ruggeri), la chitarra di Corrado Stuffo, le tastiere di Pitti Caspani, il basso di Luca Zugnoni. Hanno registrato in location sparse tra Milano, il Lago di Como e le montagne della Valtellina (provincia di Sondrio), Bonesi addirittura da Ubud, isola di Bali. Ma sono tutti lì, insieme, sulla rete. In un lavoro collettivo che unisce diverse latitudini, sia sonore che territoriali.
Un’iniziativa dell’associazione ForteMente, che è rimasta pienamente attiva nel mondo della musica, malgrado ciò che succede intorno. Dopo aver realizzato Beat50, rievocazione musicale a Sondrio del 1968 (nel 2018, Teatro Spazio Centrale) e del 1969 nel 2019 (Polifunzionale Don Chiari), quest’anno aveva in cantiere la terza edizione dedicata al 1970. “Ma il coronavirus ha costretto a rivedere i piani, fino a nuovo ordine. Comunque il 10 dicembre è ancora lontano, vedremo.” sottolinea il presidente di FM, Dado Toccalli, batterista dal 1965 ad oggi con The Scratchs che compare in un cameo nel video. Ecco dunque la prima canzone del progetto BEATgoeson, lanciato per far continuare comunque l’onda Beat.
“Pensiero d’amore” è la cover di un hit del 1967 dei Bee Gees, un must nei loro concerti fino allo scioglimento nel 2012, dopo la morte dei gemelli Robin e Maurice Gibb, autori con il fratello Barry del brano. I Bee Gees ebbero un successo straordinario nel 1977 con Stayin’Alive e la colonna sonora del film Saturday Night Fever sul fenomeno della disco music, ma ancora prima avevano ibridato il beat con il progressive (Odessa) e il reggae (Spirits Having Flown). Sono considerati uno dei gruppi più influenti nella storia della musica rock. I testi del brano di Mal sono di Franco Migliacci, paroliere di Nel blu dipinto di blu e di altri successi, Tony Del Monaco e Luciano Giacotto.
“Pensiero d’amore” è stato ripreso anche da Giuliano Palma & The Bluebeaters in una versione downbeat che ha ispirato la traccia sonora del video di ForteMente.
Il testo italiano, scritto nel 1969, ritorna perfettamente attuale. “Questa sera voglio farti un regalo/che ti faccia ricordar/chi scordarti non può” così come quello originale cantato nel video da Bruna Mazzucchi, lingua madre inglese: “Ho solo questo messaggio per te/Resisti, resisti”. Una dedica quindi alle persone che si amano, ma anche l’espressione di un desiderio di continuare a suonare, anche se l’emergenza attuale lo rende difficoltoso.
“Un messaggio preciso da noi di Fortemente, un sostegno attivo a chi fa musica”, sottolinea la vicepresidente Simona Cao, artista creativa. “Volevamo comunicare a tutti che l’emergenza, drammatica, non ci ha fermato e che continuiamo a produrre e sostenere la musica anche locale come abbiamo fatto dal 2009 con il progetto Scossa Elettrica e tante altre iniziative dal 2009 in poi”.
BEATgoeson, dunque, il beat continua inteso sia come battito vitale del cuore, che ritmo musicale. Un Beat che ha le radici nella cultura beatnik degli anni Cinquanta di Jack Kerouac e Allen Ginsberg e che attraverso l’esplosione dei Beatles ha generato una scossa vitale nella musica che continua a produrre tuttora i suoi effetti. Ma il Beat non è solo quello degli anni Sessanta, è il ritmo che continua a battere nel sound fino ai giorni nostri, trasformandosi nel terzo millennio in Bit, unità digitale del flusso della musica. Beat to Bit, dunque.
Il lavoro è stato realizzato da Ivan Azzetti e Luca Zugnoni in collaborazione con Frate Professional. Nel video compaiono scenografie artistiche create da Simona Cao.
I media partner sono attivi da tempo nella musica: Radio Marudel, webradio creata nel 2014 da Stefano Maestri, e il nostro magazine di cultura e passioni Musiclike.it.
Il video è stato lanciato sul profilo Facebook di ForteMente alle 00.01 del 5 maggio 2020, per rispettare la campagna di silenzio voluta dai musicisti indipendenti. Ha ottenuto ad oggi oltre 5000 visualizzazioni, raggiungendo più di 18 mila persone grazie al “passaparola” delle condivisioni, tra cui quelle dei musicisti.
E’ stato diffuso con una strategia di comunicazione innovativa che integra media tradizionali, web e social, già utilizzata da ForteMente per promuovere gli eventi BEAT 50 del 2018 e del 2019, di cui il progetto BEATgoeson rappresenta la prosecuzione, pur con le forti limitazioni attuali, nella speranza comunque che per dicembre si possa tornare in teatro.
ForteMente è già al lavoro sul prossimo video targato BEATgoeson, l’onda beat continua.