AAA Pink Floyd fans cercansi, per celebrare degnamente un’importante ricorrenza del 1971. In quell’anno, il 19 giugno, si tenne infatti a Brescia, al Palasport EIB, un concerto del mitico gruppo inglese. L’altra data italiana fu a Roma, ma finora solo i bresciani hanno pensato ad un’iniziativa di questo tipo.
Come spesso succede, il progetto è nato da una semplice chiacchierata tra amici. E’stato Mirko Boroni, appassionato di lungo corso dei Pink Floyd a lanciare l’idea, che coltivava da tempo, discutendone con l’amico Gabriele Nani nel novembre del 2018. Insieme hanno deciso che qualcosa si poteva tentare. “Abbiamo costituito un gruppo di ricerca battezzato Pink Floyd Brescia 1971 per recuperare il materiale disponibile tra libri, riviste, archivi, scatti fotografici, discografie ufficiali e altro, utile a mettere insieme una sorta di conferenza spettacolo da poter all’occasione portare in giro”, dicono i due.
L’iniziativa ha avuto subito ottimi riscontri e sono arrivate le prime testimonianze di coloro che furono presenti al concerto. “Ad oggi abbiamo un discreto numero di ricordi catalogati che dovrebbero diventare l’asse portante del libro che sto preparando per l’occasione”, conferma Mirko Boroni.
Al gruppo si sono uniti nel frattempo Paolo Belotti e il più giovane di tutti, Mattia Cantoni, “perchè i giovani sono importanti”, sottolinea Boroni. L’idea per ora è quella di realizzare una mostra con il materiale raccolto verso la fine di quest’anno a cui potrebbero unirsi floydiane meraviglie del periodo 1970/71 prestate da alcuni dei più apprezzati collezionisti italiani del settore con cui PFBrescia71 ha intessuto ottimi rapporti.
In occasione del cinquantesimo dell’evento, a ridosso della data del 19 giugno 2021, sono in cantiere manifestazioni e concerti celebrativi. “Come spero, tra il 2020 e il 2021 vorrei fare uscire il mio libro”, sottolinea Mirko Boroni. “Il Comune si sta dimostrando molto disponibile ed interessato, del resto solo Roma e Brescia – Pompei è un’altra storia – possono vantare di aver ospitato i Pink Floyd in quei meravigliosi e per certi versi terribili anni Settanta”.
Il gruppo invita pertanto collezionisti, fans e appassionati a farsi vivi. Per incrementare con fotografie, testimonianze, eventuali registrazioni la raccolta di materiale e celebrare così degnamente l’importante cinquantenario pinkfloydiano. Chi è interessato può scrivere a pinkfloydbrescia1971@gmail.com oppure contattare il gruppo attraverso la pagina Facebook Pink Floyd Brescia 1971 o il numero 3339113436.
(foto in evidenza di Giancarlo Riccardi)
Paolo Redaelli