It’s only love, per dirla con i Beatles. Ma quante belle storie, dietro l’amore a tempo di musica. Elisa Giobbi è andata a scovarne anche di poco conosciute, nel suo ultimo libro Love (& Music) Stories per Odoya. Storie che raccontano di amori trovati per caso e poi perduti, di amori platonici per musicisti da aiutare (Pannonica de Rotschild), di amori materni ed eterni, continuati nel tempo. Un bel catalogo, non c’è che dire. Ma la Giobbi ha il merito indiscusso, rispetto ad iniziative analoghe, di calarsi “dentro” i suoi personaggi, di far rivivere sensazioni, far provare di brividi di emozione, come è proprio dei bravi scrittori.
Love (& Music) Stories si legge piacevolmente. E’un libro ricco di informazioni ma senza la pedanteria del critico musicale. Per noi che abbiamo conoscenza della materia, è stato bellissimo scoprire storie nuove o riscoprirne di dimenticate. Per il neofita una miniera di notizie, date e avvenimenti, una ricostruzione documentata per portare alla luce l’essenza del racconto.
Soprattutto la prima parte di Love (& Music) Stories ci ha affascinato, da iniziati. Quella che racconta del mecenatismo di Pannonica per Thelonious Monk ed altri musicisti jazz, dell’eterna passione tra Juliette Greco e Miles Davis, dei tanti e spesso sconclusionati amori di Elvis Presley, re spesso infelice, dell’altro re mancato, Jerry Lee Lewis la cui carriera fu stroncata dal matrimonio con Myra Brown, seconda cugina tredicenne, nel perbenismo degli anni Cinquanta. E lui è ancora l’unico vivo che potrebbe raccontarla.
Sono tempi in cui l’amore era ancora ingenuo, spesso e volentieri senza calcoli (non come Amy Winehouse e marito), quelli che racconta la Giobbi, ficcandosi dentro le vite celebri con passione e anche la giusta dose di disincanto, come aveva fatto in Eterni, libro sui grandi compositori. Sono amori bellissimi, da raccontare dai posteri, in tempi in cui questa parola sembra più perdere significato. Sono storie raccontate con partecipazione e amore per la materia, che è spesso quella di cui sono fatti i nostri sogni, dagli anni Sessanta ad oggi, spesso ascoltati allora sulla cassetta-feticcio che spicca in copertina.
Un libro,Love (& Music) Stories, consigliatissimo sia agli absolute beginners che agli iniziati, da leggere in un fiato ma anche da centellinare pagina per pagina, tornandovi spesso come ad un breviario laico dell’amore ai tempi della grande musica.
Paolo Redaelli