Joe Jackson, il camaleonte ritorna a Bologna

E rieccolo, Joe Jackson. Due anni dopo torna all’Auditorium Manzoni di Bologna dove spopolò nel marzo 2016, ai tempi di Fast and Forward. L’atteso concerto è in programma giovedì 21 marzo, organizzato da Caos e il camaleontico artista inglese proporrà i brani del nuovo album Fool insieme a quelli di una four decade di carriera, tratti soprattutto da Look Sharp (1978), Night and Day (1982), Laughter and Lust (1991) e Rain (2008), uno per decennio appunto, insieme all’ultimo.
Le altre tre date italiane sono mercoledì 19 a Roma, venerdì 22 a Milano e sabato 23 a Torino.

Quarant’anni di carriera per l’uomo che, partito dal punk decretò la morte del rock, per poi esplorare via via il jumpin jive anni Quaranta, il jazz, la musica classica dando vita ad un suono unico, raffinato ed elegante quanto incisivo culminato in due capolavori come Night and Day e Body and Soul (1984). Jackson ha cominciato nel 1978 con il singolo Is She Really Goin’ Out With Him?” e l’album Look Sharp. Symphony n.1 gli è valso un Grammy come migliore album strumentale pop.

Con una serie di tour in tutto il mondo, Joe ha attraversato indenne quarant’anni di storia della musica, seguendo unicamente la sua ispirazione, cavalcando i generi senza farsi influenzare dalle mode. In periodo new wave ha riscoperto il suono delle radici, il blues e il jazz pubblicando nel 1982 quello che è considerato uno dei migliori dischi degli anni Ottanta come Night and Day, retro ma anche perfettamente rappresentativo di un’epoca

Fool è il suo ventesimo album in studio, registrato tra luglio e agosto 2018, entrando direttamente in studio dal giorno successivo la fine del tour estivo. “Non ho mai in mente un tema generale quando inizio a provare a scrivere canzoni per un album, ma a volte uno si sviluppa da solo.” racconta Jackson. “In questo caso è Commedia e Tragedia, e il modo in cui sono intrecciati in tutte le nostre vite. Le canzoni parlano di paura, rabbia, alienazione e perdita, ma anche di cose che rendono ancora la vita degna di essere vissuta: l’amicizia, le risate, la musica o l’arte stessa. Non avrei potuto farlo nel 1979. Non avevo vissuto abbastanza.”

Adesso, ecco un nuovo grande tour nei teatri. “Vogliamo celebrare il fatto che questo sta accadendo dopo 40 anni, qualsiasi altra cosa sarebbe come tenere il broncio in una stanza da soli durante la tua festa di compleanno. Ecco perché in scaletta ci saranno un paio di canzoni da altri album e alcune nuove cover. I can’t wait. Let’s party.”

Paolo Redaelli

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