Il gradito ritorno dei Giardini di Mirò: reportage e foto del concerto di Firenze

I Giardini di Mirò, vera e propria leggenda della musica indipendente italiana, sono tornati. L’hanno fatto  in grande stile l’anno scorso con il primo album di inediti dai tempi di Good Luck (2012). Con Different Times dopo quasi  15 anni i il gruppo emiliano è tornato a collaborare con Giacomo Fiorenza, il produttore con cui aveva realizzato i suoi primi due album (Rise and Fall of Academic Drifting e Punk… Not Diet), due lavori fondamentali per la storia della scena indie-rock italiana, di cui fanno parte da almeno due decenni. L’album è stato pubblicato dalla 42 Records (che si era già occupata della ristampa di “Rise and Fall…), etichetta de I Cani, Cosmo, Colapesce, Andrea Laszlo De Simone, Any Other, ecc.  Dopo quasi un quarto di secolo di carriera, i Giardini di Mirò, nati nel 1995 a Cavriago (Reggio Emilia), affrontano i numerosi mutamenti e le sfuggenti parabole di questi foschi tempi che ci vedono testimoni, con una nuova luminosa uscita, senz’altro una delle migliori del 2018. Il loro suono nel frattempo si è ulterioremente arricchito di riferimenti, facendosi ancora più originale, inafferrabile e refrattario alle catalogazioni. Non manca l’elettronica nè la psichedelia, e ancora non basta perchè c’è anche il post-rock nelle sue più recenti declinazioni, nè viene certamente snobbata la forma canzone più tradizionale; le loro atmosfere sono mutevoli e spesso impreziosite da un sound europeo, evocativo e visionario, quasi cinematografico. La formazione dei GDM è composta dagli storici Jukka Reverberi (chitarra, voce), Corrado Nuccini (chitarra, voce), Mirko Venturelli (basso, clarino, sax), Emanuele Reverberi (violino, tromba, sax), Luca di Mira (tastiere) e la new entry Lorenzo Cattalani alla batteria. Sabato 16 febbraio il pubblico intervenuto all’Auditorium Flog di Firenze – non molto, per la verità – è stato accolto prima dai Makai, del pugliese  Dario Tatoli (producer, sound designer e polistrumentista), progetto “perennemente in bilico tra l’elettronica nordica e il songwriting più intimista e mediterraneo”, che è stato vittima di qualche piccolo problema tecnico, e poi dalla scritta luminosa  “Different Times”. Il live che è seguito dimostra che i tempi cambiano ma i GDM sono orgogliosamente e cocciutamente alla ricerca di un sound che si prepari ai mutamenti delle epoche, non smettendo mai di rinnovarsi, in un gradevolissimo altalenare tra suite post-rock e brani non immuni alla fascinazione pop.  Elisa Giobbi

TRACKLIST

01. Different Times – (08:35)
02. Don’t Lie – (04:21)
03. Hold On – (04:05)
04. Pity the Nation – (07:29)
05. Failed to Chart – (02:47)
06. Void Slip – (03:13)
07. Landfall – (05:21)
08. Under – (03:18)
09. Fieldnotes – (10:22)

 
Prossime date tour Different Times:
22/02/2019 – Pordenone Astro Club

02/03/2017 – Bologna Locomotiv

 

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