Johnny Marr-Call The Comet

Ho scoperto quest’album casualmente, mentre ascoltavo alcuni dei miei brani brit preferiti. “Walking Into The Sea“di Johnny Marr era uno dei brani consigliati da Youtube… penso “avrà fatto un nuovo album e non l’ho saputo, adesso recupero iniziando da questa”. L’ascolto e durante tutta la sua durata resto affascinata dal sound accattivante e dalla voce metallica di Johnny… per non parlare della purezza del suono della chitarra sostenuta da quello del basso minimale ma intenso nel chorus, il tutto vagamente dreampop… quel poco che basta a farmi ricordare i miei amati Slowdive.”Walking Into The Sea”dimostra infatti come non tutte le canzoni di un artista affermato come Marr debbano necessariamente possedere gli elementi che si trovano nella struttura pop tradizionale: è stata fatta come bisognava farla ed è semplicemente bellissima.

Questa mi basta per decidere di ascoltare Call The Comet integralmente. Il disco è aperto da “Rise”, traccia forte e ipnotica che si caratterizza per il ritmo deciso e le chitarre effettate con tremolo; segue “The Tracers”, fredda e dalla melodia fortemente brit, ma il suono tipico della Fender di Marr compare a partire dalla malinconica e un po’ glam “Hey Angel”. Ascoltando “Hi Hello”, invece, non posso fare a meno di pensare a “There Is A Light That Never Goes Out” e a quando Johnny Marr era la chitarra degli Smiths. Meravigliosa e nostalgica, è sicuramente uno dei pezzi più forti dell’album.

Importante segnalare lo zampino di Noel Gallagher e della sua riconoscibilissima chitarra in “Day In Day Out” a ricordarci che Marr suona da sempre con tutta Manchester. In parte legata a questa città è “A Different Gun”che parla dell’attentato di Nizza avvenuto nel 2016 ma è stata registrata la notte degli attentati di Manchester.

In Call The Comet Marr descrive, servendosi di cinema e letteratura, una nuova società apocalittica segnata dalle amarezze del presente, dall’abuso del pianeta e dalla mancanza di umanità da parte dei potenti. Un mondo non proprio diverso da quello cantato da Morrissey ma lui preferiva immaginarne un altro alternativo.

Invocare la cometa del titolo è un atto necessario per ricostituire l’ordine e riportare serenità. E la speranza non manca.

Chiara Picciano

Johnny Marr- Call The Comet

 

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