L’Accademia di Danimarca a Roma, inaugurata ufficialmente il 26 ottobre 1956, il giorno 16 marzo 2017 proporrà le due opere di Alban Berg e di Hindeminth interpretate al pianoforte da Andrea Baggioli.
Da un lato la musica che anticipò la Grande Guerra, la Sonata per pianoforte op. 1 di Alban Berg, il solo lavoro scritto dall’autore per questo strumento. Composta tra il 1907 e il 1908, non fu pubblicata prima del 1911. In tale sonata di un unico movimento centrato sulla tonalità di si minore, Berg fece un uso frequente di cromatismi e scale esatonali, facendo variare molto i centri tonali e dando così alla tonalità stessa una base molto incerta e instabile.
Dall’altro il Ludus Tonalis di Paul Hindemith composto nel 1942, mentre l’autore soggiornava negli Stati Uniti d’America e gli orrori della Seconda Guerra Mondiale creavano sconforto e sofferenza. La sequenza di brani, in questo caso, tocca tutte le 24 tonalità maggiori e minori: comincia con un Praeludium in do maggiore a tre voci composto nello stile delle toccate di Johann Sebastian Bach e si conclude con un Postludium che è l’esatta inversione retrograda del Praeludium. Fra il primo e l’ultimo brano hanno luogo dodici fughe a tre parti, separate da undici interludi, ciascuno dei quali inizia nella tonalità della fuga che lo precede e termina nella tonalità della fuga che lo segue (o in una tonalità comunque molto vicina a quella). Le tonalità delle fughe seguono l’ordine della cosiddetta “serie 1” (Reihe 1, così come la presenta lo stesso Hindemith nel suo trattato The Craft of Musical Composition) scegliendo come nota fondamentale (Ausgangton) un do.
Alban Berg, con il disfacimento della tonalità, sembrò presagire il disfacimento sociale della Prima Guerra Mondiale. Hindeminth con il suo Ludus Tonalis ispirandosi La a Bach ebbe la sua première eseguita nel 1943 a Chicago dal pianista Willard MacGregor negli stessi giorni in cui a Stalingrado si decidevano le sorti dell’Umanità.