Giovedì 9 marzo, presso la Sala Sinopoli, dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, alle ore 21 avrà luogo uno spettacolo che si presenta come molto di più di un semplice tributo a Michael Jackson. Il “Michael Jackson Tribute” di Roma vedrà in scena Sergio Cortés la cui somiglianza fisica e vocale con la stella del pop americano è stupefacente. Sergio Cortés, il miglior interprete sosia, il “clone” riconosciuto a livello mondiale, il più popolare alter ego del Re del Pop sul palco non si risparmia imitando i movimenti speculari dell’idolo di milioni di persone. Le coreografie, eseguite insieme ai ballerini sono precise e scrupolose, ricreate nei minimi dettagli. Non mancano i grandi classici come “Man in the Mirror”, “Thriller”, “Smooth Criminal”, “Heal the World” e tanti altri. Completano lo show i musicisti, potenti ma nel contempo ricercati e rigorosamente live.
Si tratta un vero show con tanto di coreografie ed effetti speciali. Gli ingredienti che rendono questo spettacolo qualcosa di realmente unico sono la somiglianza scenica, la voce e la danza. E sicuramente saranno questi gli elementi che faranno da attrazione per i vecchi fan nostalgici del grande re della musica pop, ma anche di nuove generazioni, uniti dal trasporto per Michael Jackson, per la sua musica e per le sue canzoni. Il trasformismo fa parte della riproducibilità dell’opera d’arte come la intese Walter Benjamin: “La riproducibilità tecnica dell’opera d’arte modifica il rapporto delle masse con l’arte. Da un rapporto estremamente retrivo, per esempio nei confronti di un Picasso, si rovescia in un rapporto estremamente progressivo, per esempio nei confronti di un Chaplin”. Comunque anche il gusto è modificato dalla riproducibilità illimitata ed il trasformismo, la mimesis, crea comunque una fruizione non più marginalizzabile con chi è fortementedesiderato dal pubblico. Oltre ogni limite.