Il compositore e musicista Giusto Pio, interprete della musica di Franco Battiato per lunghi anni, si è spento a Castelfranco Veneto, la sua città natale.
Pio aveva compiuto 91 anni un mese fa ed aveva ereditato la passione per la musica dal padre che suonava diversi strumenti. Compositore, strumentista e arrangiatore pregevole, il maestro ha simboleggiato molteplici stagioni della musica italiana approfondendo un personale linguaggio musicale. Se la musica è un lusso, integrata, però, a tal punto nel consesso civile da non poter essere separata da ogni attività umana, se la musica è corrente che attraversa la vita, lo è stata in particolare per il maestro Giusto Pio, aperto ad ogni esperienza, dall’orchestra sinfonica alla sperimentazione e all’avanguardia. Il suo nome era diventato noto al grande pubblico grazie alla collaborazione incominciata alla fine degli anni Settanta con Battiato. Nel prosieguo della sua carriera aveva poi collaborato anche con altri cantanti di successo come Giuni Russo o Milva. Era stato anche coautore di un brano portato al successo a Sanremo da Alice, Per Elisa.
Tutti i dischi di Franco Battiato, da “L’Era del Cinghiale Bianco” (1979) ad “Umprotected” (1994) vedono il nome del maestro veneto come co-autore delle musiche, come arrangiatore, violinista o direttore d’orchestra. E d’altronde le tournée di Battiato hanno sempre avuto Giusto Pio tra i suoi musicisti fissi e irrinunciabili. Personaggio eclettico nel campo musicale aveva conosciuto il cantautore siciliano grazie alla sua grande competenza di violinista. Battiato restò affascinato dal suo modo di suonare il violino e lo volle prima come insegnante e poi come compositore e arrangiatore. Pio aveva al suo attivo una decina di incisioni di album in studio, ma anche un centinaio di canzoni.