Sanremo 2017: Il racconto, le pagelle e le foto della seconda serata

Passata l’ansia del debutto, la seconda serata del Festival di Sanremo si avvia con un ritmo più serrato. Carlo e Maria sono visibilmente più disinvolti e complici. Un curioso siparietto iniziale vede la De Filippi distribuire al pubblico portachiavi con la sagoma di Conti, ormai divenuto oggetto di culto di questo Sanremo, come potete vedere qui sotto:

 

Ad affiancarli sul palco arriva poi un fuoriclasse d’eccezione: Francesco Totti, in tutta la sua grazia (si fa per dire). Ironico e disinvolto, come siamo abituati a conoscerlo, ha presentato due cantanti con tanto di gaffes, volute o meno non ci è dato saperlo. Conoscendo il personaggio possiamo ipotizzare che fosse tutto molto spontaneo. Il pupone, prima di andarsene, ha lanciato palloni autografati verso il pubblico per la gioia degli spettatori in platea.

La seconda serata ha visto protagonista Robbie Williams come superospite straniero che, oltre a cantare “I love my life”, canzone dedicata al figlio ha omaggiato Maria De Filippi con un appassionato bacio sulla bocca lasciando la nostra Queen Mary imbarazzata e sgomenta. Forse Maria si sarebbe aspettata qualcosa del genere anche da Keanu Reeves – altro ospite della serata – ma oltre ad avere l’onore di intervistarlo, ha potuto solo guardarlo suonare il basso e intonare una canzone di Vasco Rossi

Chi ci ha regalato uno dei momenti più belli ed emozionanti è stata senza dubbio Giorgia che con la sua voce magica e una performance impeccabile e sincera ha incantato l’Ariston. Alla platea ha presentato il suo nuovo singolo “Vanità” tratto dal suo ultimo album “Oronero” (trovate la recensione qui) e un medley dei sui successi sanremesi “E poi”, “Come saprei” e “Di sole e d’azzurro”. La sensazione è che abbia fatto impallidire tutti i cantanti in gara.

La parte comica è stata affidata oltre a Maurizio Crozza, che ha tenuto e terrà una copertina per ogni serata del Festival, anche all’insolito trio composto da Enrico Brignano, Gabriele Cirilli e Flavio Insinna
Non è mancato il tema d’attualità: sul palco è stato invitato Turi, un impiegato siciliano modello che in 40 anni di lavoro non si è mai assentato un giorno. Alla faccia dei furbetti del cartellino.

Passando ai cantanti, la gara canora si è aperta con l’esibizione delle prima 4 nuove proposte, che hanno occupato la parte iniziale dello show. Abbiamo ascoltato canzoni fresche e ricche di contenuti. Purtroppo hanno passato il turno solo in due: Leonardo Lamacchia, con un brano romantico e poetico e una performance valida, e Braschi, che ha convinto la giuria con una canzone fiabesca. Ci lasciano invece Marianne Mirage, che a nostro avviso avrebbe meritato miglior sorte, e Francesco Guasti, apparso decisamente poco in forma vocalmente, forse l’ansia avrà giocato brutti scherzi.

Ma veniamo ai Big.

– Bianca Atzei – Ora esisti solo tu
La sua canzone parla di un amore che finisce e di come si torna pronti a ricominciare. Argomento un po’ scontato e canzone non proprio irresisitibile. La parola “nuvola” ci ricorda che il testo è stato scritto da Kekko Silvestre dei Modà.
Voto 5

– Marco Masini – Spostato di un secondo
L’artista fiorentino arriva con tutta la sua maturità alla sua ottava partecipazione a Sanremo. Si propone con un brano rivoluzionario per lo stile a cui ci ha abituati. Un testo ritmico e quasi rappato che parla di come si potrebbe rimediare ai propri errori spostando solo di un secondo la vita. Contenuti e buona performance. Colpisce la barba lunga, ma questa non rientra nella votazione.
Voto 7

– Nesli e Alice Paba – Do retta a te
Il loro sodalizio artistico è nato in uno studio di registrazione. Una canzone che parla di un rapporto speciale tra due persone. Canzone mediocre, loro però ce la mettono tutta.
Voto 5

– Sergio Sylvestre – Con te
Il gigante buono vincitore della 15esima edizione di “Amici” ha portato sul palco dell’Ariston un brano scritto da Giorgia. La voce non si discute, arriva al cuore e convince, ma l’impressione che scimmiotti Mario Biondi è sempre dietro l’angolo, ma non è colpa sua.
Voto 7

– Gigi D’Alessio – La prima stella
“Dal vecchio male ci si può salvare”, canta Gigi in una canzone dedicata alla madre. Ognuno di noi può farla sua e dedicarla ad una persona speciale che ha fatto parte della nostra vita. Non particolarmente coinvolgente l’interpretazione, ma va bene così
Voto 6

– Michele Bravi – Il diario degli errori
Anche il vincitore di X-Factor 2013 è in lotta con i problemi sentimentali. La fine di un amore detta le parole di questo brano in stile Marco Mengoni, che è allo stesso tempo è un pregio e un difetto. Voce pulita e fresca e prestazione sentita.
Voto 7

– Paola Turci – Fatti bella per te
Sono trascorsi 16 anni dal suo ultimo Sanremo e Paola Turci torna con una grinta fuori dal comune. Il mestiere c’è e si sente. Una bellissima canzone che invita le donne a volersi bene e vedersi belle nella loro naturalezza, a discapito del tempo che passa e delle avversità della vita. Performance eccellente. Tra le più convincenti di questo Festival.
Voto 8

– Francesco Gabbani – Occidentali’s Karma
L’entusiasmo di Francesco Gabbani è travolgente, la sua canzone provocatoria. Il cantautore toscano, che l’anno scorso ha vinto Sanremo Giovani con “Amen”, quest’anno mette sotto i riflettori dell’Ariston, con la consueta ironia, la mania per le pratiche orientali di noi occidentali, sedotti dall’esotismo, ma mai realmente capaci di comprendere un altro modo di vivere. Il testo sembra scritto da Battiato, la performance di Gabbano è semplicementi fuori dagli schemi con tanto di maglione arancione fluo e scimpanzè danzante sul palco.
Voto 7

– Michele Zarrillo – Mani nelle mani
Dopo 30 anni dalla vittoria nella categoria Nuove Proposte e un lungo periodo di stand-by, Zarrillo si rimette in gioco con una canzone alla Zarrillo, che racconta la parte più viva di un amore, quella dei primi giorni. Bella canzone, ottimo lui che ci fa capire che non si esce vivi dagli anni ’90. E questo è un bene e un male. Resta comunque tanta classe.
Voto 6,5

– Chiara – Nessun posto è casa mia
Un’interpretazione delicata per una canzone lenta che affronta il tema della lontananza. Non è una canzone immediata, forse avrà bisogno di qualche ascolto in più per farsi capire. Nel complesso non è irresistibile, o meglio non è adatta alla gara sanremese, anche se Chiara canta bene e ce la mette tutto.
Voto 5,5

– Raige e Giulia Luzi – Togliamoci la voglia
La strana coppia: lei doppiatrice e cantante, lui rapper col grugno. Canzone energica, peccato che non sfruttino al massimo l’orchestra visto che il brano rimane sempre in territori elettronici. Lei canta bene, lui convince. Testo un po’ banale. Senza infamia e senza lode. 
Voto 5

 

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