Sanremo 2017 – Il racconto e le pagelle della prima puntata

La vita come filo conduttore di questo 67esimo Festival della Canzone Italiana. Sembra proprio questo il fil rouge di questa edizione condotta da Carlo Conti, alla terza presenza consecutiva, e Maria De Filippi che non ha deluso le aspettative e ha mantenuto la sua personalità nella conduzione.  
Il concetto di vita e di vitalità non solo è protagonista in gran parte delle canzoni degli 11 big che si sono esibiti, ma trova spazio anche in alcuni ospiti che hanno calcato il palco dell’Ariston. La presenza dei rappresentanti delle forze armate ci dice proprio questo: eroi che hanno salvato e continuano a salvare vite e a proteggere le vittime del terremoto del Centro Italia. Un inno alla vita sono anche i ragazzi di MaBasta associazione pugliese contro il bullismo, acronimo di “Movimento anti bullismo animato da studenti adolescenti”, che hanno invitato a denunciare episodi di bullismo e cyber-bullismo, piuttosto che nascondersi in trincee di solitudine e depressione, accompagnati dalla giornalista sportiva Diletta Leotta.

Messaggi positivi (e non poteva essere altrimenti) che hanno fatto da sfondo alla gara canora. Andiamo dunque a vedere le canzoni e gli interpreti di questa prima puntata del Festival di Sanremo.

– Giusy Ferreri – Fa talmente male
La canzone è molto orecchiabile e quasi sicuramente conquisterà le radio. Un mix di elettronica e ritmi latini. Un’ ottima canzone pop, un po’ in stile “Roma-Bangkok”, però con gli archi. 
Voto 5

– Fabrizio Moro – Portami via 
L’esperienza c’è e si sente, la bravura pure. Moro quest’anno presenta un brano dedicato alla figlia e non delude per qualità e intensità dell’interpretazione, veramente sentita. Una richiesta d’aiuto, una ballad in stile Vasco che aspira al podio. 
Voto 9

– Elodie – Tutta colpa mia
Lei è giovane e fresca, la canzone un po’ meno. L’argomento è sentito e risentito: Elodie canta un amore finito prendendosi, come da copione, le colpe. Canzone un po’ scontata.
Voto 4,5

Lodovica Comello – Il cielo non mi basta
Arrangiamento moderno, canzone un pelo indietro rispetto alle cose che si sentono (o dovrebbero sentirsi) oggi. Lei è brava, esegue una performance onesta e porta a casa il risultato. 
Voto 6

– Fiorella Mannoia – Che sia benedetta
Fiorella è una spanna sopra gli altri. Un’interpretazione magistrale di una canzone bella, sicuramente, ma che senza la sua voce non volerebbe così in alto. Un inno alla vita che ci invita a non mollare mai. Sicuramente è candidata alla vittoria finale.
Voto 10

– Alessio Bernabei –  Nel mezzo di un applauso
E’ alla terza partecipazione consecutiva, ma Sanremo non sembra il posto adatto a lui. Niente di che, pop da consumare in fretta. Andrà bene in radio, ma non è da Festival. Pochi applausi.
Voto 4

– Al Bano – Di rose e di spine
Il leone di Cellino San Marco ruggisce e porta tutta la sua esperienza sul palco. Una canzone fatta apposta per lui, ma non per questi tempi. Merita comunque l’onore delle armi.
Voto 6

– Samuel – Vedrai
Samuel Romano, meglio conosciuto come Samueldeisubsonica, porta una canzone fresca e ben scritta. Elettro-pop elegante e leggermente funky che fa ballare l’Ariston. Potrebbe essere una canzone dei Subsonica, ma è una canzone di Samueldeisubsonica.
Voto 7

– Ron – L’ottava meraviglia
Ancora la vita come argomento e l’importanza di avere una persona disposta a capirti sempre. Una canzone d’amore, con un ritornello alla Ron. Non si può restare indifferenti a cotanta classe. La sua storia parla per lui, quindi si merita un punto in più.
Voto 7

– Clementino – Ragazzi fuori
Momento hip-hop, che poi in realtà – lo sappiamo – è hip-pop. Una bella canzone che cerca di dare consigli e motivazioni a una generazione persa e ribelle. Il solito Clementino mattatore e onesto.
Voto 8

– Ermal Meta –  Vietato morire
Sembra che stia cantando la canzone della vita per quanta foga e passione ci mette. Un argomento delicato e autobiografico che però riesce a trattare benissimo con un testo diretto e commovente. Ermal Meta è un talento e non lo scopriamo certo oggi.
Voto 7

Tirando le somme abbiamo visto giovani artisti cantare canzoni un po’ vecchie e, viceversa, vecchi leoni dare messaggi freschi e pieni di significato.
Non sono mancati un Tiziano Ferro e una Carmen Consoli straordinari che hanno letteralmente incantato la platea e il pubblico a casa con il loro duetto. 
Tiziano Ferro all’inizio si è anche reso protagonista di un omaggio a Luigi Tenco molto sentito. Un degno riconoscimento al cantautore genovese che proprio a Sanremo si suicidò cinquant’anni fa, per la rabbia e la delusione di non essere stato capito dal pubblico.

 

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