Un Premio dalla Regione Liguria al Gran Gala della Stampa di Sanremo, anticipo del Festival, e un grande concerto a maggio con special guest al Teatro San Carlo di Napoli per Vittorio De Scalzi, nato a Genova il 4 novembre 1949, musicista dalla doppia anima.
Un’anima ribelle e sovversiva, che negli anni Sessanta lo ha portato a fondare la band dei New Trolls, e l’altra da cantautore intimista, poliedrico e polistrumentista, che ha scritto vere e proprie poesie all’interno di brani di alcuni dei più noti artisti pop della nostra scena musicale (Ornella Vanoni, Mina, Anna Oxa tanto per citarne alcuni). Prima di Sanremo, proprio in occasione del Festival a cui ha partecipato ben 8 volte, e anticipando quella che sarà la sessantasettesima edizione della più importante rassegna musicale italiana, Vittorio riceverà la menzione d’onore nell’ambito del 7°Gran Gala della Liguria (della Stampa) in programma al Teatro del Casinò di Sanremo il 6 febbraio prossimo.
Gianni Berrino, assessore al Turismo della Regione Liguria ha dichiarato: “Siamo molto onorati di poter conferire questa simbolica onorificenza ad un artista che rappresenta un pezzo importante della storia della musica italiana, e ligure in particolare. Oltre all’onore riteniamo sia un dovere premiarlo, poiché grazie alle sue canzoni, alle sue note ed ai suoi testi sempre profondi e mai scontati il nostro territorio si è arricchito di nuove culture ed emozioni allineate in modo speciale al nostro modus vivendi”.
Il 2017 segna, infatti, 50 anni di carriera ma anche di ispirazioni costanti, tra musica e parole, per uno dei compositori, autori, cantanti italiani che della sua ricerca ha fatto un progresso, anzi un “prog”. Co-autore con Fabrizio De André del primo “concept album” delle musica italiana (“Senza orario e senza bandiera”), De Scalzi rappresenta un pezzo di storia del progressive italiano, ideatore dell’innovativo “Concerto grosso”, fortunato esperimento di fusione fra rock e classica, che lo ha portato storicamente in tour mondiali – il “Trilogy Live The seven Seasons” è addirittura diventato un DVD cult – e, in studio di registrazione, di recente con Luis Bacalov con cui ha co-firmato il “Concerto Grosso n.3”.
All’età di 67 anni De Scalzi – che è stato anche membro fondatore e componente del gruppo blues “Slow Feet Band”, con cui ha pubblicato l’album Elephant Memory e che vedeva insieme musicisti del calibro di Franz Di Cioccio, Mauro Pagani, Lucio Fabbri, Paolo Bonfanti e Reynold Kohl – non vede diminuire ma semmai proliferare la sua attività, avendo assunto recentemente la direzione artistica di rassegne dedicate ai giovani emergenti talentuosi (al di fuori di ogni circuito commerciale da reality) come il “Fire Music Festival” di Santa Maria Capua Vetere. A maggio, nella splendida cornice del Teatro San Carlo di Napoli, sarà anche in programma un concerto in suo onore con molte special guest a lui vicine.
A Sanremo De Scalzi sarà anche l’ospite della seconda serata della manifestazione “Guardami Oltre (Sanremo per i Sociale)”, rassegna di presentazione di progetti artistico-sociali a cura di Patrizia del Vasco e Gino Aveta, interpretando dal vivo e sempre dal Casinò, mercoledì 8 febbraio, alcuni dei suoi brani più rappresentativi, probabilmente nati proprio in questo ambito se, come afferma, “Ogni volta che guardo il festival di Sanremo, che seguo sempre e costantemente a livello professionale, vengo immediatamente stimolato a scrivere nuove canzoni…”
E, al Festival, Vittorio De Scalzi è stato presente con: IO CHE HO TE (1969), New Trolls in coppia con Leonardo; UNA STORIA di Sergio Endrigo (1971); SOLI (1981), scritta per Drupi e terza al festival; FACCIA DI CANE (1985), New Trolls su testo di Fabrizio De André; CIELO CHIARO (1988) New Trolls; QUELLI COME NOI (1993), New Trolls; LETTI (1996) New Trolls con Umberto Bindi; ALIANTI LIBERI (1997), New Trolls in coppia con Greta.