Giovedì 19 gennaio (ore 21) al Teatro Palladium di Roma si apre il nuovo anno per la stagione dell’Accademia Filarmonica Romana con il concerto di Sentieri Selvaggi, ensemble che nel 2017 festeggia i suoi primi vent’anni di attività.
L’ensemble è stato guidato fin dalla sua nascita da Carlo Boccadoro che ha studiato al Conservatorio “G.Verdi” di Milano dove si è diplomato in pianoforte e strumenti a percussione. Boccadoro ha fondato Sentieri Selvaggi insieme a Filippo Del Corno e Angelo Miotto. Dal 1998 Sentieri Selvaggi è regolarmente ospite delle più prestigiose stagioni musicali italiane (Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Teatro alla Scala, Biennale di Venezia), dei maggiori eventi culturali del nostro paese (Festival della Letteratura di Mantova, Notte Bianca di Roma, Festival della Scienza di Genova, MITO Settembremusica) e di importanti festival internazionali (Bang On A Can Marathon di New York, SKIF Festival di San Pietroburgo, Sacrum Profanum di Cracovia, International Review of Composers di Belgrado, Festival Ilkhom di Tashkent in Uzbekistan).
A Milano il gruppo è partner dal 1998 con Teatridithalia, che ospita i concerti nelle proprie sedi teatrali e dal 2005 organizza una stagione di musica contemporanea con un cartellone di concerti, incontri, masterclass, incentrata ogni anno su uno specifico nucleo tematico. Per diffondere la musica contemporanea in contesti inusuali, Sentieri Selvaggi collabora anche con scrittori, architetti, scienziati, video-maker, attori, registi, musicisti rock e jazz, abitando con i propri progetti spazi alternativi come gallerie d’arte, piazze, strade, centri commerciali e università.
Avvicinare la musica contemporanea al grande pubblico, attraverso una serie di concerti a carattere più ‘informale’ e in contesti inusuali rimane la grande sfida da portare avanti in Italia. Nel concerto che avrà luogo al Palladium, realizzato in coproduzione con la Società del Quartetto di Milano e in collaborazione con la Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, Sentieri Selvaggi offrirà una panoramica della musica contemporanea italiana, ed omaggerà il grande Pierre Boulez, poliedrica figura della musica francese e grande protagonista della scena culturale del secondo Novecento, di cui sarà eseguito in apertura di programma Dérive 1 (1984). Partendo poi da un grande maestro del Novecento come è stato Goffredo Petrassi (Tre per sette per 3 esecutori e 7 strumenti a fiato, 1964), il concerto passerà per la generazione “di mezzo” rappresentata da Mauro Montalbetti (Altre solitudini, 2014), Lucio Gregoretti (Gelbe Begleitung, 2015) e Carlo Boccadoro (Bad Blood, 2003), per arrivare a una generazione più giovane, con le musiche di Marco Quagliarini (Dal nero del tempo per flauto, clarinetto, oboe/corno inglese, pianoforte, percussioni, violino, viola e violoncello) e di Gabriele Cosmi (Concerto per pianoforte e strumenti) eseguite in prima assoluta.