Il 2016 verrà ricordato come l’annus horriblis della musica mondiale: decine di celebrity e beniamini scomparsi da David Bowie a Prince a George Michael e tanti – purtroppo – tantissimi altri.
Si spera che il 2017 sia più magnanimo e che non ci consegni altri litri di lacrime. Se il futuro resta comunque incerto a riguardo, abbiamo dalla nostra parte delle sicurezze, ovvero i dischi che usciranno nel 2017: alcuni già annunciati da tempo, altri in forse.
Tra quello dubbiosi inseriamo il nuovo album dei Gorillaz. Il leader Damon Albarn ha disseminato un po’ di indizi qua e là tra cui nomi importanti con cui – pare – collaborerà in questo nuovo lavoro della band virtuale composta insieme all’illustratore Jamie Hewlett. Tra i featuring dovrebbero trovare posto i Massive Attack, il rapper Vic Mensa e il produttore Twilite Tone.
Una certezza sarà il disco di Drake che si chiamerà “More life”. Il rapper canadese viene dal successo planetario del singolo “Hotline bling” del 2015 e dall’altrettanto celebre “Views”, uno degli album più ascoltati del 2016. Non si conosce ancora la data di uscita, ma solo la copertina.
Attesa spasmodica per “Spirit”, il nuovo album dei Depeche Mode, prodotto da James Ford già produttore degli Arctic Monkeys e degli Last Shadow Puppets. Il disco uscirà ad aprile e sarà accompagnato da un tour che toccherà le città italiane di Roma, Milano e Bologna.
Il 3 marzo verrà pubblicato il nuovo disco di Ed Sheeran che si chiamerà “➗ (divide)” ed è già stato anticipato dai due singoli “Shape of you” e “Castles on the hill”.
Dubbi su un nuovo disco dei Blondie, che sembrano in procinto di tornare alla grande sulla scena con collaborazioni di un certo rilievo che vedono i nomi di Sia, Jonny Marr e Charli XCX.
Torneranno sicuramente gli U2 con il nuovo “Songs of experience” di cui ancora non si conosce la data di pubblicazione. Stessa certezza sull’uscita, ma non sulla data anche per Kanye West che pubblicherà il seguito di “The life of Pablo” che avrà titolo “Turbo grafx 16″
Tra i nomi attesi includiamo anche Lorde, da cui ci si aspetta un seguito degno del suo brillante esordio “Pure Heroine“, e gli Arcade Fire, la band culto che ha segnato gli anni 2000.
Insomma, c’è da aspettarsi un bel po’ di materiale.