Ogni anno la stessa storia. I nomi dei possibili concorrenti del Festival di Sanremo si susseguono come un stormo indistinto che viene e va in continuazione. Nomi che scivolano via facilmente dalle bocche e dalle penne degli addetti ai lavori. Ma si sa, fa parte del gioco. Sanremo è una giostra che brilla da decenni e che è un po’ l’emblema del chiacchiericcio tipico dello show business.
Si parla sempre dei possibili inclusi, ma mai degli esclusi. Così gli Statuto, band torinese tra le cui fila in passato ha militato anche Ezio Bosso nel ruolo inedito di bassista, decidono di spoilerare la lista dei Big della kermesse sanremese. Lo fanno non per spirito di cronaca, ma per un più umano sentimento di ripicca. Esclusi dal novero dei partecipanti, gli Statuto comunicano così il loro disappunto per la mancanza assegnazione di un posto in questo Festival. Su Facebook, in un post datato 8 dicembre, scrivono:
“Come preannunciato ieri, oggi confermiamo che noi Statuto NON parteciperemo al Festival di Sanremo. Nel momento di chiudere i giochi e scegliere i 20 “big”, la nostra canzone è stata scartata. E’ comunque stata in “gioco” fino all’ultimo e vogliamo ringraziare tutti voi perché la commissione del Festival ha notato e considerato l’apporto dei nostri “fans” e amici nel volerci sul palco dell’Ariston. E allora noi teniamo la nostra canzone “in frigo” e insieme a voi ci adopereremo per tornare al Festival nel 2018. La visibilità che ci avrebbe ridato il Festival ci avrebbe garantito la pensione.. ma di questi tempi, tutte le pensioni “slittano”.. e slittiamo anche noi!”
Non contenti proseguono in un lungo elenco che loro stessi definiscono “una lista quasi definitiva dei Big di Sanremo 2017” e fanno nomi, cognomi e relativa casa discografica di appartenenza.
Fiorella Mannoia (Sony), Francesco Renga (Sony), Marco Masini (Sony), Chiara Galiazzo (Sony), Giusy Ferreri (Sony), Fabrizio Moro (Sony), Sergio Sylvestre (Sony), Gigi D’Alessio (Sony), The Kolors (Baraonda), Elodie (Universal), Fausto Leali o Michele Zarrillo (entrambi con Universal), Clementino (Universal), Nesli (Universal) o Briga (Honiro/SONY) o Baby K (Sony), Paola Turci o Ron (Warner), Marco Carta o Renzo Rubino (Warner), Francesco Gabbani (BMG), Amara in duetto con Paolo Vallesi (IDA), Ermal Meta (Mescal), Loredana Berté (Warner) o Al Bano (Sony) o I Nomadi (Indi Records), Samuel dei Subsonica (Sony) o Levante (Carosello), Ludovica Comello (casa discografica da definire), Bianca Atzei (Baraonda) o Raphael Gualazzi (Sugar).
C’è altro da aggiungere? Per dovere di cronaca si. Perchè dopo questa dichiarazione gli Statuto hanno fatto marcia indietro, ammorbidendo il loro atteggiamento. Ovviamente sempre via Facebook
Quindi? Quindi niente. C’è questa lista ancora da confermare, gli Statuto hanno alzato (volontariamente?) un polverone e noi siamo ancora qui su questa bellissima giostra luminosa che ogni anno ci accompagna. Perché Sanremo è Sanremo.