Ispirandosi ad artisti cult quali Ry Cooder, Taj Mahal, Ben Harper, JJ Cale è appena uscito sulle piattaforme digitali e nei migliori negozi musicali un album dal sound personale e dall’impatto immediato. “The Heart, The Healer & The Holy Groove” è il primo lavoro del duo denominatosi River Blonde nato nel 2013 grazie a due musicisti romani innamorati del blues, della chitarra slide e della musica ricca di groove : Stefano Tavernese (voce, chitarre elettriche, acustiche e resofoniche, strumenti a corde vari) e GuitArmando Serafini (percussioni).
Un incontro che riesce spesso a sorprendere per l’efficacia delle performance live e un repertorio che mescola sapientemente pezzi originali e cover personalissime. The Heart, The Healer & The Holy Groove è un insieme di motivi originali, sia canzoni che pezzi strumentali, il tutto arricchito da quattro cover estratte dal repertorio blues tradizionale e dal canzoniere contemporaneo, fra roots-rock e country-blues.
I sette pezzi scritti da Stefano Tavernese per l’album seguono un percorso composito che va dal ritmo esuberante ed energico scandito dalle chitarre in “The Preacher’s Tale”, alla ballad acustica “Deep of My Heart”. Nello strumentale “The Banshee Stomp” influenze celtiche e medio-orientali si fondono con il rock delle percussioni e dell’elettrica di Adriano Viterbini, mentre “She Would Always” si presenta come una finissima ballata per soli pianoforte e voce. “Maggie’s Dance” lascia parlare la slide elettrica che evoca immagini e paesaggi aperti, “Sgroovin” è un fantasioso e movimentato tributo al funk. Il gospel di “Oh Mother Can You Save Me” con la sua atmosfera quasi onirica chiude gli undici brani dell’opera.
Fra le quattro cover, “The Six O’clock Train and a Girl with Green Eyes” di John Hartford diventa “Il treno delle sei” in una suggestiva versione quasi recitata, l’unica con testo in italiano nell’album. Un pezzo celeberrimo come “Stand By Me” acquista una nuova atmosfera delicata e latineggiante, la classica “Police Dog Blues” del maestro Blind Blake si trasforma in un trascinante shuffle e il vecchio tradizionale “Long John” prende vita grazie a piano, mandolino e alle armonie vocali.
L’ anteprima di presentazione sarà a Roma, domenica 11 dicembre al Nuovo Teatro San Paolo (Viale di San Paolo 12, ore 21).