“Il jazz va al cinema”: una rassegna che racconta l’incontro di queste due arti

“Il jazz va al cinema” è una rassegna musicale composta da quattro concerti che hanno come trait d’union l’incontro fra la musica jazz e il cinema. La rassegna  è di particolare interesse in quanto offre la possibilità di rivivere l’esuberante incrocio fra jazz e cinema .

Tale connubio iniziò agli albori del secolo scorso, con i pianisti che nelle prime sale cinematografiche commentavano le scene dei film muti. Il momento più caratteristico di tale incontro è stata sicuramente la presentazione, nell’ottobre del 1927, del primo film sonoro intitolato “The jazz singer” (Il cantante di jazz), la storia di un cantante ebreo che lascia la famiglia per partecipare agli spettacoli in cui i bianchi parodiavano gli spettacoli dei neri afroamericani.

A partire da quel film storico, molti ne sono seguiti, marcando in maniera formidabile tale sodalizio. Alcuni hanno narrato la storia di protagonisti più o meno noti della musica jazz, altri, invece, hanno usufruito delle caratteristiche musicali peculiari del jazz come colonna sonora.

Dopo il successo dei due primi concerti dedicati rispettivamente alla commedia italiana e ai grandi del jazz raccontati dal cinema, domenica 4 dicembre alle ore 18, al Teatro Palladium di Roma, si terrà il terzo appuntamento della rassegna realizzata in collaborazione con il corso di laurea DAMS dell’Università Roma Tre .

Protagonista, come sempre, la brillante New Talents Jazz Orchestra diretta da Mario Corvini, formata da giovani talenti, esponenti del jazz italiano che interpreteranno, con lo scorrimento delle immagini sullo schermo, alcuni brani resi celebri dalle colonne sonore del film proposti raccontandone trame, attori, registi, passioni.

Il concerto del 4 dicembre è dedicato a “Il Jazz e il cinema noir” facendo rivivere, non senza alcune sorprese e colpi di scena, i film “Ascensore per il Patibolo” – la cui colonna sonora, affidata alle note di Miles Davis con improvvisazione estemporanea sul filmato, fece storia -, “Anatomia di un Omicidio”, con il titolo originale “Anatomy of a Murder” musicato da Duke Ellington e diretto da Otto Preminger, e altri titoli tra cui “Taxi Driver”, “Mission Impossible”, “Vertigo”.

Domenica 15 gennaio la rassegna si chiuderà con “Hollywood e i classici del Jazz”: dalla celebre “My favorite things” dal musical “The Sound of Music” a “Smile di “Tempi Moderni” a “Over the Rainbow” da “Il Mago di Oz”, al dramma de “I Giorni del Vino e delle Rose” con Jack Lemmon da cui il famosissimo standard “The Days of Wine and Roses”.

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