Patricia Kopatchinskaja in concerto a Roma il 19 novembre

Sabato 19 novembre, alle ore 17:30 si terrà presso l’Aula Magna della Sapienza in Roma il concerto della violinista Patricia Kopatchinskaja e della Saint Paul Chamber. 
Patricia Kopatchinskaja (Chișinău, 1977) è una violinista moldava celebre per le sue interpretazioni ricche di temperamento, entusiasmanti e coinvolgenti, ma anche per l’abitudine di suonare scalza, che la fa sentire più libera e naturale. La sua versatilità musicale spazia dal barocco all’epoca moderna, da una sonata di Corelli ad un concerto di Ligeti. La sua personalità fuori dagli schemi si riconosce anche nell’impaginazione originale e coinvolgente  di questo suo concerto con la Saint Paul Chamber Orchestra, una delle migliori orchestre da camera americane, vincitrice di vari premi, tra cui un Grammy per la migliore esecuzione cameristica. La fiducia nel suo istinto musicale ha portato la Kopatchinskaja ad affinare lentamente una formazione musicale non ortodossa e sovente costruita in una sorta di isolamento. Per quest’artista fare musica è un esperimento di immaginazione pittorica.

Il programma del concerto romano di sabato 19 novembre è imperniato sul Quartetto in re minore D. 810, noto come “La morte e la fanciulla”, uno dei grandi capolavori scritti da Schubert nel 1826, quindi negli ultimi anni della sua brevissima vita: Schubert morì infatti nel 1828 a soli trentuno anni, il 19 novembre, esattamente nello stesso giorno di questo concerto.

Il Quartetto di Schubert, che rielabora la melodia di un Lied in cui la morte (che in tedesco è un sostantivo maschile) cerca di sedurre una giovane donna, sarà eseguito in una trascrizione per orchestra d’archi della stessa Kopatchinskaja e i suoi quattro movimenti si alterneranno a musiche di altre epoche, che ci trasporteranno dal medioevo ai nostri giorni.

Nella prima parte del concerto sarà eseguita anche la Partita per archi di Gideon Klein, compositore ebreo morto nel 1945 in un campo di sterminio, le cui composizioni sono state fortunosamente ritrovate e da poco di nuovo eseguite, rivelando un grande compositore del Novecento che il nazismo cercò invano di cancellare dalla storia. Poi la Kopatchinskaja eseguirà il Concerto in re minore per violino e orchestra di uno dei grandi compositori dell’epoca romantica, Felix Mendelssohn, anch’egli ebreo, che ebbe però in sorte un’esistenza fortunata e di successo.

Patricia Kopatchinkaja
AUSTRIA/Patricia Kopatchinskaja© Julia Wesely

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