Finalmente il conto alla rovescia è finito! Domani, venerdì 4 novembre, esce “Heavy Entertainment Show”, il nuovo album di Robbie Williams. Il cantante inglese, ex voce dei Take That, torna sulle scene dopo 3 lunghissimi anni di assenza e, parlando del suo nuovo lavoro dichiara:
“Stavo riflettendo sul concetto di ‘light entertainment’ – ovvero tutti i più importanti show televisivi di quando ero un bambino, con 30 milioni di telespettatori davanti alla tv che condividevano insieme una grande esperienza. Ho pensato che a volte questo spettacolo può arrivare alle persone anche in modo forte e questo è per me ‘heavy entertainment’. Ed è proprio quello che spero di fare con questo album: condividere un’esperienza con milioni di persone con un mezzo di intrattenimento leggero… Ma senza steroidi!”.
Un disco che vanta collaborazioni illustri come quella di Chambers, John Grant, Rufus Wainwright, Brandon Flowers dei Killers, Ed Sheeran e Stuart Price ed, inoltre, due partecipazioni davvero emozionanti di grandi artisti purtroppo scomparsi: Serge Gainsbourg e Sergei Prokofiev.
“Heavy entertainment show” promette di replicare a tutti gli effetti l’immenso successo dei precedenti album di Robbie Williams, svettati in cima alle classifiche di tutto il mondo a pochi giorni dalla loro uscita. Ma stavolta c’è qualcosa in più, infatti il cantante vuole proporre ai fan un nuovo concetto di musica fusa insieme allo spettacolo che, è sicuro, sorprenderà e stupirà il pubblico.
Il disco è stato anticipato dall’uscita del primo singolo, “Party like a Russian”, che racconta le abitudini e stili di vita del popolo russo, ironizzando sugli atteggiamenti di coloro che fanno parte della cosiddetta ‘elite’. Ovviamente non sono mancate le polemiche; dal paese sono arrivati commenti poco lusinghieri nei confronti dell’artista, accusato di esagerare e caricare di stereotipi negativi la cultura russa solo per cercare di riacquistare la popolarità persa da tempo.
Si sa, a Robbie piace essere ‘sopra le righe’, riuscendo sempre a far parlare di sé, infatti in pochi giorni il video ‘incriminato’ ha raggiunto milioni di visualizzazioni. Eccolo di seguito per chi se lo fosse perso: