Dario Fo si è spento oggi in prima mattinata a Milano, in seguito a delle complicazioni polmonari. Aveva 90 anni ed era ricoverato da 12 giorni all’Ospedale Sacco.
Settant’anni della sua vita gli ha dedicati al teatro. Il 1997 rappresenta il culmine della sua luminosa carriera con la vittoria del premio Nobel per la Letteratura. A tutt’oggi risulta essere l’ultimo italiano insignito di tale onorificenza.
“Se mi dovesse capitare qualcosa, dite che ho fatto di tutto per campare”, è una delle ultime frasi giocose di un uomo che anche durante i suoi ultimi giorni di vita non aveva di certo perso lo spirito e l’energia che da sempre lo hanno contraddistinto.
Vulcanico e instancabile ha reinventato la satira e la comicità con oltre cento commedie. E’ stato anche autore di racconti, romanzi biografici e saggi. Ha avuto esperienze anche come pittore, regista, scenografo e autore di canzoni. La sua attività musicale è iniziata nel 1962 con “Dario Fo & Franca Rame” ed è proseguita fino al 2009 con l’album “Fo canta Fo”.
L’artista è stato anche autore di canzoni per Enzo Jannacci (“Ho visto un re”, per la quale scrisse il testo su musica di Paolo Ciarchi, e “Vengo anch’io”, sempre con testo di Fo e musica di Ciarchi) e Giorgio Gaber (“Il mio amico Aldo”).