Per il settimo anniversario della sua etichetta, la Thirdman Records, Jack White ha lanciato nello spazio Icarus Craft, una piccola navicella in grado di riprodurre un vinile ad altissima quota
Per i meno informati Jack White è “quello che ha scritto Popopopopopopò”, il tormentone dei Mondiali del 2006. Per i più avvezzi a quello che succede nel mondo della musica è invece una sorta di genio della musica rock, un musicista eclettico e innovativo che non smette mai di stupire.
Poteva scegliere tanti modi per festeggiare l’anniversario della sua Thirdman Records, etichetta discografica fondata sette anni fa e con la quale ha venduto ben 3 milioni di dischi. I più fantasiosi avrebbero optato al massimo per un mega party con tanto di torta spettacolare a forma di chitarra elettrica. Lui ovviamente no.
Jack White, dall’alto della sua fervida immaginazione, ha pensato bene di spedire un vinile nello spazio e di farlo anche suonare. Una cosa mai successa prima e realizzata per la prima volta ieri, 30 luglio. Questo viaggio extra-planetario è stato possibile grazie a Icarus Craft, un aggeggio ideato e sviluppato da Kevin Carrico che, agganciato a un pallone a elio, ha portato oltre l’atmosfera terrestre un master da 12 pollici color oro con il brano “A Glorious Dawn”, dello scienziato Carl Sagan. Non è un racconto di Philip Dick, ma è la realtà.
L’esperimento è andato a buon fine. Icarus ha volato per 120 minuti prima di esplodere a circa 2900 metri di altezza. Il tutto è stato documentato dalla diretta streaming organizzata appositamente per l’evento.
What goes up… pic.twitter.com/2Dw8zrrhwZ
— Third Man Records (@thirdmanrecords) 30 luglio 2016