“Tutto Cresce” l’intervista a Cico dei MaMaAFR!KA e a Nico Royale

È sabato sera, l’Arteria si sta pian piano riempiendo, aprirà la serata Cico dei MaMaAFR!KA che insieme a Daniel Lança farà il suo live showcase. Quando arrivo trovo subito Nico Royale nel cortile interno del locale dove non tarderò a mettere a posto i miei appunti. Mentre Nico aspetta il suo turno per salire sul palco insieme a Cico proprio per cantare “Tutto Cresce”, penso a questa mia “prima volta”, la mia prima intervista a due artisti.

“Stesso Sangue” è stata la vostra prima collaborazione, “Tutto cresce” il vostro primo video insieme. La prima volta non si scorda mai?

Cico: È vero, la prima volta è difficile da dimenticare, sopratutto quando hai l’appuntamento, poi ti addormenti e tutto slitta di un’ora…mi sono addormentato io tra l’altro! Alla fine siamo riusciti a girarla la scena fatidica.

Nico Royale: …è vero, confermo!

Tutto cresce, ma prima nasce. Com’è nata questa canzone?

C: Non mi ricordo bene com’è nata, è una di quelle canzoni che dal vivo ha preso pian piano forma, partendo da una semi improvvisazione fino a diventare la canzone che poi è diventata.

Ti ricordi ancora la prima improvvisazione?

C: C’era di mezzo anche “la Piantina”, poi son diventate due canzoni separate, “la Piantina” è cresciuta…era un’altra “semina” insomma.

N: Io mi ricordo che Cico mi mandò un’email in cui mi proponeva di fare un pezzo insieme dato che stava lavorando al suo nuovo album. Arrivò la proposta col pezzo, mi piacque davvero, sono qui.

Insomma, per natura tutto nasce, cresce e anche muore, come del resto le nostre esperienze. Le uniche cose che non crescono sono le nostre coscienze. La musica ha ancora il potere di cambiarle e risvegliarle?

C: La musica ti da il potere di poterci credere, di avere la forza di provare, di esprimersi liberamente. In questa canzone le parole sono ripetitive per creare una specie di mantra, sicuramente molto street e alla buona, ma che cerca di trovare la poesia nella semplicità delle parole e nella ripetitività. È una specie di “trip filosofico” sull’esistenza……è l’ottimismo della natura.

C: Esatto, è il verde che fa bene.

N: La musica cambia le coscienze come molti altri mestieri, chiaramente chi canta e fa musica può scegliere di cosa parlare. In base a quello che senti puoi indirizzare la tua canzone verso alcuni concetti per metterti in comunicazione con chi ti ascolta. La bravura sta nel farti entrare in relazione con la parte più profonda di ogni persona.

Torniamo al video. La conchiglia è testimone della crescita? Oppure è la protagonista?

C: Anche in questo caso la casualità ha giocato un ruolo pesante. Era un oggetto che apparteneva a Sara, la mamma di Istral, entrambi compaiono nel video. Ci è subito piaciuta la conchiglia perché leggendo un libro di Pier Luigi Ighina, abbiamo subito notato l’uso della spirale, che è presente sulle conchiglie e sulle chiocciole delle lumache, come simbolo dell’universo e della sua infinità…

N: …come si vede nel video però alla fine la conchiglia si è trasformata in un’arancia…

C: …e conferma appunto la teoria che nulla si crea o si distrugge ma tutto si trasforma.

Torniamo all’aspetto prettamente musicale. Oggi ho letto sulla pagina dei MaMaAFR!KA un commento che, sintetizzato, diceva più o meno così: “ma c’è sempre Manu Chao nella musica dei MaMaAFR!KA?” È davvero così?

C: Diciamo che il sound dei MaMaAFR!KA che abbiamo creato dal vivo è molto influenzato dalla musica di Manu Chao, sopratutto dal periodo dei Radio Bemba, del 2001, del G8 di Genova. Ci ha molto influenzato, è vero, poi però, come ogni gruppo che magari è partito da alcuni riferimenti ben precisi, abbiamo preso la nostra strada. Direi comunque che nelle nostre sonorità non nascondiamo per niente che ci ispiriamo di brutto al lavoro di Manu Chao.

“Tutto cresce” sarà nel nuovo album? …e il nuovo album cresce?

C: Il nuovo album sta crescendo. Abbiamo sempre fatto le cose con la filosofia del “buona la prima”, in maniera istintiva, e anche quest’album è partito così però ormai abbiamo iniziato più di un anno fa a lavorarci sopra. Quindi sì, sta crescendo piano piano e questo porta indubbiamente dei vantaggi. “Tutto cresce” è una delle canzoni che sarà presente nel nuovo album, la abbiamo scelta perché paradossalmente non rappresenta del tutto il nuovo album ma è proprio un episodio a se stante, quasi spiazzante o fuorviante rispetto a quello che sarà poi il sound complessivo.

Non sarà quindi la title track?

C: no, non sarà la title track, è più speciale.

Il tuo album invece Nico cresce?

N: Il mio album cresce, è già quasi all’ottavo mese, fra un mese partorisce. Lo aspettiamo e lo aspetto con ansia sperando che vada tutto bene. Nascerà e crescerà, non so ancora se sarà maschio o femmina, sarà una sorpresa. L’ultima curiosità nasce sempre dal video. Alcuni fotogrammi ritraggono Marzabotto, sia la spiaggia sulle rive Reno, sia il Parco Peppino Impastato dove quest’anno il 17-18-19 giugno si svolgerà l’edizione 2016 del Reno Splash Festival che è appunto nato e cresciuto in quel luogo.

Insieme ai 99 Posse e a Johnny Osbourne siete tra gli artisti già annunciati nella line up del festival…

C: …per fortuna sì, anche questa è una di quelle cose che cresce. Cresce il rapporto di collaborazione tra il Reno Splash e i MaMaAFR!KA perchè, se non sbaglio, è la terza o quarta volta che partecipiamo. Ci fa davvero piacere farne parte, nascono e crescono molte vibrazioni.

N: Il Reno Splash ha contribuito a questa MaMaAFR!KA mania che è esplosa e secondo me esploderà anche quest’estate in tutta Italia, però noi del Reno Splash abbiamo contribuito come dei pionieri.

Insomma questa “big combination” tra voi cresce e si evolve?

N: Cresce nell’universo!

C: Continua, cresce, si evolve e chissà cosa porterà.

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